E’ possibile aumentare il desiderio sessuale femminile con gli integratori naturali? E se sì, come? Stiamo parlando di calo del desiderio sessuale nelle donne, purtroppo ancora un tabù. I dati più recenti parlano di una donna su tre affetta da disfunzioni della sfera sessuale: in un recente convegno di ginecologia psicosomatica si è parlato di come poter intervenire terapeuticamente con lo sport e la pillola anticoncezionale a base di drospirenone per ovviare a questo problema. Ambedue stimolano le endorfine e la sensazione di benessere. Ma per chi non volesse o potesse utilizzare la pillola? Esistono nuove formulazioni, meno pericolose, ma pur sempre con controindicazioni ed effetti collaterali.
Un aiuto può arrivare sicuramente dalla fitoterapia e dagli integratori alimentari capaci in molti casi di restituire la necessaria vitalità e tonicità alle donne. Sono molte le sostanze ritenute afrodisiache in natura ed assimilabili con tisane o capsule. Pensiamo al guaranà ad esempio. Ma non solo: cercando un prodotto specifico, una sorta di pillola rosa che compensasse le varie carenze che portano ad un calo del desiderio sessuale nelle donne, abbiamo trovato Vdesiderio.
L’integratore alimentare che ha come testimonial la splendida cantante Fiordaliso, è basato su tre principi attivi mutuati dalla fitoterapia: la Maca Andina che è tradizionalmente utilizzata per trattare i sintomi legati alla menopausa (come le vampate, la depressione o la secchezza vaginale); la radice di Ashwaganda che ha origine nella medicina Ayurvedica, e che sembrerebbe capace di stimolare l’attività sessuale femminile, ma è riconosciuta soprattutto come antisettico ed antinfiammatorio, utile dunque per curare alcune situazioni che provocano dolore alle donne durante i rapporti sessuali; la Muira Puama, utilizzata tradizionalmente come decotto contro i dolori mestruali e che sembra avere proprietà afrodisiache.
Questo integratore non è che un esempio di come si possa risolvere il disturbo con metodi naturali. E’ la storia della medicina antica che ce lo insegna. Pensiamo anche al cacao, ancora oggi ritenuto afrodisiaco, come ai tempi dei Maya! Certo è che non stiamo parlando di farmaci di sintesi chimica. Non ci riferiamo al cosiddetto viagra rosa per il quale la Bohering ha sospeso la sperimentazione a causa degli effetti collaterali. Non abbiamo testato il prodotto, ma una cosa ci piace pensare: l’importante è porre l’attenzione sul desiderio sessuale femminile, troppo spesso dimenticato o visto come una cosa di cui vergognarsi.
I tempi sono cambiati, è ora di affrontare certi tabù, così come è stato per gli uomini quando si è cominciato a parlare di viagra e dintorni: alta è stata ed è tuttora la casistica nel sesso maschile di coloro che hanno risolto le proprie difficoltà sessuali. In più sicuramente con le pillole rosa c’è un effetto placebo non trascurabile. Le donne si coccolano, riflettono sulla loro sessualità, agiscono nel tentativo di avere un rapporto sessuale soddisfacente, un po come un giochino erotico. Ben venga l’effetto placebo se fa bene alle donne e alla coppia.