Come si vince lo stress? Con una pausa ogni 62 giorni. A sostenerlo, è una ricerca britannica pubblicata dal quotidiano “Daily Mail”. Secondo gli esperti, infatti, le classiche ferie estive al mare o in montagna, non bastano più a ricaricare le pile a rinvigorirci dai postumi dello stress dovuto agli orari prolungati e al sovraccarico di lavoro.
Il segreto per restare freschi e concentrati, perciò, sarebbe quello di staccare la spina almeno ogni 2 mesi. Chi non lo fa o rimanda a tempi migliori, invece, può diventare preda dell’ansia e dell’aggressività, ma rischia anche di ammalarsi. Purtroppo, il rimedio che suggeriscono i ricercatori, è più facile a dirsi che a farsi.
Delle persone intervistate, infatti, solo 1 su 5 può concedersi il lusso di fare un break ogni 2 mesi, mentre il 44%, prima di riprendere fiato, deve aspettare le classiche vacanze estive per 6 mesi o più. Tuttavia, molti, appena riescono ad allontanarsi dalla fonte di stress, cominciano a stare meglio. Oltre la metà degli intervistati, infatti, ha ammesso di sentirsi perfettamente riposato dopo 1 o 2 giorni di relax.
Ma anche in questo caso, emergono le differenze di genere. Sembra, infatti, che gli uomini riescano a lasciarsi tutto alle spalle più facilmente delle donne, che invece, hanno bisogno di più tempo per rilassarsi. Probabilmente, perché il gentil sesso deve fare i conti con il doppio carico del lavoro e della famiglia.
Diversi studi, hanno messo in luce gli effetti negativi collegati allo stress da lavoro, considerato dall’Ispel, l’istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro, il rischio maggiore per la nostra salute, sia psichica che fisica. Allo stress da lavoro, infatti, sono associati una serie di patologie, come quelle a carico del sistema cardiovascolare, nonché disturbi muscolo-scheletrici, gastrointestinali, disturbi dell’umore, disturbi d’ansia, ma anche disturbi legati all’abuso di sostanze, dall’alcool agli ansiolitici.
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Fonte: AGI Salute