Di solito si dice che i succhi di frutta, di qualsiasi frutta, facciano bene alla salute. Ma c’è qualche eccezione. Una di queste può essere la mela, il cui succo può persino essere un rischio per la salute, in particolare dei bambini. Secondo uno studio dell’American Dietetic Association, il succo di mela può far male ai denti e al girovita dei più piccoli, e persino contenere sostanze tossiche come l’arsenico.
Spiega Judith Stern, docente di nutrizione alla University of California di Davis che questo alimento è quasi come bere acqua e zucchero, una miscela che bevuta ogni giorno di certo non fa bene, tanto che le stessa ha ammesso che non la lascerebbe mai bere a suo figlio di 3 anni. Ma non è solo una questione di zuccheri e carie. Molti succhi di frutta sono anche arricchiti di vitamine, e secondo i nutrizionisti non è una buona pratica, in particolar modo per quelle persone che sono debilitate.
Secondo l’Associazione, il succo di mela non ha alcun vantaggio nutrizionale nei bambini di età inferiore ai 6 mesi e non offre tanti vantaggi nemmeno dopo. Ovviamente, spiegano, è meglio mangiare il frutto intero piuttosto che uno in bottiglia. Ma su questo punto di certo non ci volevano degli esperti. Dove invece ci vogliono dei medici è sulla valutazione della presenza di arsenico.
Il problema è stato sollevato dalla trasmissione televisiva Dr. Oz, secondo cui alcuni produttori non dicono la verità sul contenuto di arsenico nel succo di mela. Dopo aver analizzato diversi campioni in un laboratorio privato, il medico e conduttore televisivo ha mostrato che in quasi tutti i casi il quantitativo di arsenico presente nelle varie bottiglie era superiore a quanto dichiarato. Subito dopo la trasmissione la Food and Drug Administration ha avviato una consultazione per trovare il modo di rendere più rigorosi i controlli su questi prodotti, ma forse non bisognerebbe aspettare che questa scoperta avvenga in una trasmissione televisiva.
L’arsenico che finisce nel succo di mela può derivare dai pesticidi utilizzati dai coltivatori quando piantano i meli. Se finisce in una quantità consistente nel corpo umano, in particolare in quello di un bambino che è molto meno forte, può rimanere all’interno dell’organismo per molto tempo e comportare alcune condizioni mediche come il cancro o problemi di sterilità.
[Fonte: Health24]
Photo Credits | Thinkstock