Uno degli strumenti più in voga – a tal punto da essere considerato indispensabile e necessario, da non poterne fare a meno – rimane il cellulare. Che, tuttavia, oltre a garantire privilegi e risolvere problemi in modo immediato, ha pure le sue belle controindicazioni. Una su tutte: il senso di dipendenza.
Un’altra, forse meno conosciuta ma pure condivisa da un numero di persone sempre crescente, è il fastidio cutaneo che porta a grattarsi oltremodo la zona del viso. E già, perchè esiste una forma di allergia – derivante dall’utilizzo del telefonino – chiamata tecnicamente “dermatite da cellulare”: farci i conti significa cominciare a grattarsi molto, molto frequentemente.
Si tratta, di fatto, di una reazione allergica cutanea localizzata al lobo dell’orecchio e provocata dal nichel contenuto nei cellulari. La British Association of Dermatologists, nel richiamare l’attenzione sul fenomeno, ricorda che le segnalazioni pubblicate in merito sono ormai numerose e – quindi – capire se si è di fronte ad una dermatite da telefonino non è certo complicato: basta verificare se l’irritazione si manifesta proprio nel punto dove appoggiamo il cellulare e assicurarsi che non abbia altre cause note.
Qualche mese fa uno studio condotto dagli esperti della Brown University di Providence, in Rode Island, ha analizzato 22 modelli di telefonino tra quelli più popolari e venduti, e verificato che ben dieci modelli del totale contenevano nichel: il rischio, per chi è allergico, è quindi molto più che una remota individualità. Al tempo stesso, tuttavia, è anche facilmente eludibile: basta fare un po’ di attenzione e scegliere il modello adatto.
In un Paese come il nostro, dove già un individuo su quattro deve fare i conti con almeno una forma allergica, la patologia potrebbe aver colpito molti – uomini e donne – che ancora non hanno capito il motivo di tanto grattarsi vicino all’orecchio: forse le troppe ore di conversazione quotidiana? Uno specialista potrà sicuramente dare la risposta migliore.