L’amianto rappresenta un rischio molto importante per la salute, ormai è cosa nota, non solo in Italia, ma in tutta Europa. Un nuovo allarme a breve termine però sollecita interventi urgenti. Nella giornata di oggi infatti a Casale Monferrato (Alessandria), luogo particolarmente ferito dall’inquinamento da amianto, verrà presentato il 15° quaderno della salute, realizzato da un team di esperti e tutto dedicato a questo minerale. E’ l’occasione per fare il punto sugli interventi di bonifica ancora necessari, e soprattutto di come e quando sviluppare programmi di controllo e prevenzione per tutte quelle persone che sono state lungamente a contatto con tale pericolosa sostanza. Ma vediamo nel dettaglio.
Amianto, emergenza nazionale
La situazione è però critica, lo Stato non dispone di fondi necessari per affrontare il tutto, l’amianto da smaltire è ancora troppo ed estremamente vaste le aree in attesa di bonifica. L’amianto è stato infatti messo al bando già con la legge 257 nel 1992 che prevedeva al riguardo una serie di interventi, mai portati a conclusione. Spiega il Ministro per la salute Renato Balduzzi nella presentazione del volume:
“Le malattie correlate all’asbesto (amianto ndr) rappresentano un’emergenza nazionale[…..] Tra gli aspetti che rendono più gravoso il contrasto a tali malattie vi è il lungo periodo di latenza prima che esse si manifestino, fino a 30-40 anni: un arco temporale che fa attendere il picco delle manifestazioni delle patologie tra il 2015 e la fine di questo decennio”.
Le malattie provocate dall’amianto
L’amianto, va detto, di per se stesso non è pericoloso. Lo diventa però laddove le sue fibre vengono liberate nell’aria ed inalate. Questo accade in ogni processo di manipolazione, ma anche per l’azione dell’ambiente esterno (umidità, correnti d’aria, ecc), dunque molto facilmente. Una volta inalate, queste microscopiche particelle si vanno a stabilire nei bronchi, nei polmoni, nella pleura provocando pericolosi ed irreversibili danni, inizialmente asintomatici. Non esistono invece dati certi per ciò che riguarda l’ingestione (diversa dall’inalazione) dell’amianto, attraverso la sua diffusione nell’acque e nei cibi. Le principali malattie provocate dall’amianto sono dunque l’asbestosi (essenzialmente una malattia professionale), il mesotelioma pleurico-peritoneale (un tumore maligno che colpisce pleura e/o peritoneo), tumore ai polmoni ed altre forme neoplastiche, placche pleuriche (ispessimenti benigni).
Fonte: Ministero salute
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