Un reggiseno “intelligente” dotato di particolari sensori potrebbe essere utile per la diagnosi precoce di un tumore al seno. Certe notizie catturano particolarmente la mia attenzione, essendo un pochino scettica e poco amante dei sensazionalismi. Certo è che la tecnologia fa ogni giorno passi in avanti ed avere un dispositivo di pratico utilizzo per lo screening del tumore al seno potrebbe essere una soluzione ottimale, tanto è che le ricerche ed i prototipi in tal senso si susseguono anno dopo anno. Finora non hanno avuto gradi successi, ma il nuovo reggiseno sportivo della Systems Inc. con sede in Nevada, promette precisione ed indossabilità.
Di che si tratta? Di un reggiseno sportivo dotato di 16 sensori che rilevano la temperatura nei tessuti per analizzare se vi siano alterazioni, dovute a cellule tumorali anche molto piccole. Il dispositivo andrebbe comodamente indossato per mezza giornata e a detta degli ideatori sarebbe oltre che meno fastidioso della mammografia (test d’elezione a tutt’oggi in tal senso) e più accurato. Alcuni studi scientifici (su cui il nuovo reggiseno diagnostico si baserebbe) hanno suggerito come il tumore possa contrastare i modelli di temperatura standard relativi al ritmo circadiano (di 24 ore) delle cellule umane. Da qui il principio diagnostico della termografia che finora però non ha portato grandi successi. Il nuovo reggiseno avrebbe però delle caratteristiche diverse in più, ne sarebbe un’evoluzione tecnologica.
Il computer collegato al reggiseno in questione sarebbe così in grado di analizzare i dati e riconoscere i casi di cancro. Questo sistema supererebbe anche il limite delle mammografie che non risultano chiare con tessuti mammari densi come quelli delle donne sotto i 40 anni, che devono altresì sottoporsi ad ecografia al seno; sarebbe inoltre più comodo per monitorare le pazienti in radioterapia e chemioterapia oltre che in grado di scovare cellule cancerogene molto piccole. Secondo 3 studi clinici promossi dalla società produttrice condotti su 650 donne, il dispositivo si è dimostrato equivalente alle comuni mammografie a raggi X con un 90% di diagnosi corrette ed un 10% tra dubbi ed errori. A breve un’ultima sperimentazione clinica e la presentazione della documentazione alla FDA (Food and Drug Administration) statunitense, entro la fine del prossimo anno.
Sarebbe comodo evitare di farsi schiacciare le mammelle, sicuramente faciliterebbe una maggiore adesione agli screening, ma è meglio andare cauti, essere prudenti per il momento. La termografia (anche se questo dispositivo si dice discostare dalle altre apparecchiature che usano i medesimi principi) non è ancora riconosciuta come certa. Nessuno la raccomanda. Al contrario tutte le principali organizzazioni internazionali che si occupano della salute delle donne raccomandano di sottoporsi con regolarità alla mammografia. Del resto non è nulla di traumatico e vale la pena, perché il tumore al seno, come tutti sanno, è molto pericoloso se non si scopre per tempo.
Fonte: Technewsdaily
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