Un nuovo marker in grado di evidenziare meglio nei pazienti con PSA alto se vi è presenza di tumore alla prostata potrà essere eseguito per i pazienti del Servizio di Patologia Clinica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena. Il nuovo esame, messo a punto per limitare le biopsie non necessarie, si eseguirà su un normale prelievo del sangue per la prima volta in una struttura sanitaria pubblica nel Lazio.
Parliamo del proPSA, calcolato all’interno di una “equazione scientifica” nota come nel mondo della medicina come PHI, prostate healt index o indice di salute prostatica. Il nuovo esame, che verrà condotto dalla dott.ssa Laura Conti e dai suoi colleghi sembrerebbe efficace nello stabilire e nel monitorare la presenza e l’aggressività del cancro alla prostata e darebbe quindi modo di procedere con l’esecuzione di biopsie solo nei pazienti che ne presentassero effettivamente bisogno. I costi di questo esame sono più contenuti rispetto alle biopsie e con vantaggi sia per il paziente a livello fisiologico che economici per il sistema sanitario nazionale.
Va ricordato che il tumore della prostata è il cancro più diffuso negli uomini e nel solo anno corrente la stima è che almeno 36mila nuovi casi vengano diagnosticati. L’incidenza di questa patologia cancerosa ha mostrato un aumento moderato nel corso degli anni. Si pensa che dal 2030 nel nostro paese verranno registrati oltre 50mila casi all’anno.
Commenta la dott.ssa Laura Conti:
Il PSA totale è caratterizzato da una ridotta specificità per l’identificazione precoce del tumore. Il Phi, l’indice di salute prostatica, non sostituisce il test del PSA bensì migliora la specificità clinica di rilevamento del carcinoma prostatico rispetto ai test attualmente in uso (PSA totale e % free PSA) identificando con maggiore accuratezza il paziente candidato ad una biopsia prostatica. Il test, ora disponibile nei nostri Istituti, non è attualmente rimborsabile dal Servizio Sanitario Nazionale e per tale motivo è stata stabilita una tariffa minima per compensare i costi di esecuzione.
Istituto Tumori Regina Elena
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