Un nuovo test del PSA capace di offrire una diagnosi anche molto precoce del cancro alla prostata, con un minor numero di falsi positivi rispetto al test tradizionale. La nuova analisi del PSA nello specifico è stata brevettata dall’Istituto Superiore di Sanità e realizzata in collaborazione con l’Unità di Neuroimmunologia dell’IRCCS Santa
Lucia e con il Dipartimento di scienze urologiche del Policlinico Umberto I di Roma.
psa
Psa alto, 7 cause oltre il tumore
PSA alto? Subentra subito la preoccupazione in quanto quest’analisi del sangue si esegue specificatamente come marker per il tumore alla prostata. Tuttavia (e per fortuna) esistono altre condizioni comuni che possono provocare risultati anomali di questo test con livelli elevati. Ecco quali cause oltre il tumore di psa alto o altissimo.
Adenocarcinoma prostatico Gleason 6, oncologo risponde
Richiesta di Consulto Medico su Adenocarcinoma prostatico Gleason 6 di tipo acinare
“Gentile dott. Pastore, Le sottopongo una patologia di cui soffre un mio caro amico, di 57 anni e che lo sta tenendo in grande ansia. Dopo analisi del sangue a seguito di disturbi alla prostata, da cui è risultato un valore di PSA pari a 16, ha eseguito una biopsia che ha dato una diagnosi di: 1) adenocarcinoma prostatico di tipo acinare, con un valore Gleason pari a 6 (3+3), infiltrante focalmente 4 dei 7 frustoli prelevati dalla prostata e per un’estensione complessiva di cm. 0,8 (pari all’8% del materiale prelevato); 2) frustoli di prostata sede di un singolo focolaio di proliferazione microacinare atipica (ASAP). In seguito ha eseguito una scintigrafia ossea dalla quale sono risultate delle zone di addensamento disomogeneo del tracciante osteotropo al livello delle spalle, delle zone sacro-iliache, di quelle coxo-femorali, di una zona sovraorbitaria, nonché di un omero (dove però lui aveva subito un pregresso intervento chirurgico). Ora le domande che lui si pone sono: quanto è grave questo tipo di tumore, se il livello di PSA così alto vuole indicare il grado di stadiazione del tumore o può riferirsi anche alla forte infiammazione e all’ingrossamento della prostata, se la scintigrafia ha evidenziato zone scheletriche già sicuramente attaccate da metastasi o non invece solo delle artropatie (delle quali lui è comunque sofferente da anni), ed infine quale percorso è più indicato da seguire per poter guarire da questa patologia. La ringrazio infinitamente”
Cancro alla prostata, Ben Stiller salvo grazie al test del Psa
Ben Stiller ha rivelato di aver combattuto e vinto un cancro alla prostata nel 2014. Tutto grazie ad un test del PSA che gli ha consentito di ottenere una diagnosi precoce e quindi un intervento tempestivo volto alla cura della stessa.
PSA alto e biopsia negativa, quali cause?
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Buon giorno Dottore, La contatto a nome di mio padre che ha 85 anni e da anni ha i valori del psa sempre alti: ha gia subito 6 biopsie prostatiche con risultato sempre negativo. Ultimamente ha anche avuto un ictus ischemico. A maggio scorso siamo venuti a visita e i risultati erano: antigene prostatico specifico 13.88 – psa libero 1.78. Il medico ci ha consigliato di evitare ulteriori biopsie a causa dei medicinali anticoaugulanti che prende per l’ictus e di rifare le analisi, e che sei valori rimanevano costanti o differivano leggermente non era necessario stressarlo con nuovi controlli. In data odierna ha ritirato le analisi del psa: antigene prostatico specifico: 21.77 psa libero 2.35 psa libero/psa totale 10.79. attualmente prende silodix e avodart: come vede questi valori? Grazie mille e scusi per il disturbo
PSA alto dopo prostatectomia
Richiesta di Consulto Medico su PSA alto dopo prostatectomia
Spett.professore Le illustro la situazione attuale di mio padre Settembre psa 7,76 segue saturation biopsy 24 frustoli Diagnosi adk gleason 3+3 in due campioni di 1 cm tessuto interessato meno del 5% adk gleason 3+4tessuto analizzato 5% il restante mapping negativo effettua stadiazione strumentale tac tb negativa scintigrafia ossea negativa a parte un iperaccumulo di tipo artrosico beigno segue per due mesi o.t.firmagon per arrivare a novembre 2014 a intervento pr radicale. Esito istologico la prostata mostra 2 aree di adk gleason 3+4 la maggiore di un cm, 19 linfonodi vescicole seminali margini chirurgici negativi stadio patologico pt2…..
Carcinoma alla prostata e PSA alto
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Spett.professore Le descrivo attualmente la situazione di mio padre: 72 anni settembre 2014 tramite biopsia prostatica diagnosi adenocarcinoma Gleason 1 frustolo 3+4 coinvolge Il 5% di un cm 2 frustoli Gleason 3+3 coinvolge – del 5% campione di un cm pin dI alto grado il restante 20 campioni esenti da neoplasia. Settembre e ottobre trattato con n firmagon stadiazione negativa a parte un iperaccumolo di tipo benigno artrosico. Novembre prostatectomia radicale e linfoadenectomia estesa Esito istologico La prostata esaminata in toto mostra due aree di adenocarcinoma Gleason 3+4 la maggiore di un cm margini chirurgici linfonodi numero 19 asportati vescicole seminali esenti da neoplasia. A 40 GG il PSA post operatorio 0,02 dopo 3 mesi 0,02 dopo 4 mesi 0,07 questo aumento mi preoccupa tantissimo visto che mi avevano tranquillizzato con termini di guarigione o lunghissimi follow-up e noto che dopo 8 mesi ci sono dei cambiamenti che spero di averli interpretato male spero in un suo illustre parere…sono molto spaventato distinti saluti.
Prostata, andare in bicicletta fa male?
Andare in bicicletta non fa male alla prostata. E’ tempo che questa leggenda metropolitana venga confutata con la scienza ed i fatti. Gli uomini che eseguono questa attività sportiva non sono più soggetti di altri al cancro della prostata o ad infezioni uro-genitali.
Tumore alla prostata: nuovo esame del sangue più preciso
Un nuovo marker in grado di evidenziare meglio nei pazienti con PSA alto se vi è presenza di tumore alla prostata potrà essere eseguito per i pazienti del Servizio di Patologia Clinica dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena. Il nuovo esame, messo a punto per limitare le biopsie non necessarie, si eseguirà su un normale prelievo del sangue per la prima volta in una struttura sanitaria pubblica nel Lazio.
Tumore alla prostata: inefficace l’intervento?
Il tumore alla prostata torna sotto la lente d’ingrandimento degli esperti. E tutto a causa di diversi studi condotti negli ultimi mesi dai risultati concordi: l’operazione di rimozione della prostata in caso di cancro non sarebbe risolutiva per la guarigione finale. Un punto di arrivo che rischia di portare alla totale revisione della diagnosi e della terapia di questa particolare patologia.
Tumore alla prostata, due nuovi marcatori
Gli scienziati lamentano da tempo la necessità di marcatori più specifici per il tumore alla prostata, tant’è che la ricerca in materia di cancro spesso orienta i suoi sforzi in tal senso: quello relativo alla prostata rappresenta infatti uno dei tumori più diagnosticati nell’uomo.
Negli ultimi tempi sono due i nuovi marcatori posti in utilizzo dai medici, il PHI ed il PCA3.
Tumore alla prostata, diagnosi grazie ai cani
Utilizzare l’olfatto dei cani per agevolare la diagnosi di cancro, ed in particolare del tumore alla prostata. Nello specifico utilizzando il migliore amico dell’uomo e le urine dei pazienti.
Lo suggerisce uno studio pubblicato sull’ultimo numero della rivista “European Urology“, condotto in Francia, stando ai risultati ottenuti, con un notevole successo.
Diagnosi precoce e prevenzione: fare un check-up
La diagnosi precoce e la prevenzione sono le armi principali che abbiamo nei confronti di numerose patologie: la maggior parte. Fare un check-up con regolarità aiuta a tenere sotto controllo la nostra salute. Anche se ci sentiamo bene, determinate indagini diagnostiche possono fornirci informazioni importanti: ci avvisano di alterazioni fisiologiche pericolose o ci inducono a migliorare in parte il nostro stile di vita. In alternativa ci confermano la correttezza della via intrapresa.
Purtroppo però sottoporsi a dei controlli regolari non è un’abitudine comune a molti. Da qui la nostra idea di un sondaggio:
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Eppure basta poco. In generale, almeno una volta l’anno sarebbe necessario sottoporsi a test ematochimici di base, quali l’azotemia, l’uricemia, il controllo del colesterolo (sia Hdl che Ldl), la glicemia, l’emocromo, la bilirubinemia, la fosfatasi alcalina e prostatica, le transaminasi e la Ves, senza farsi mancare un esame delle urine completo ed il controllo della pressione arteriosa.
Tumore alla prostata: presto un nuovo test diagnostico
Il tumore alla prostata, in un futuro prossimo sarà diagnosticato con test più veloci e precisi. Dopo i 45 anni, ogni uomo è a rischio di tumore alla prostata, mentre è molto raro tra i giovani; secondo le statistiche a 40 anni la probabilità di ammalarsi è di 1 su 10.000, tra i 60 e gli 80 anni diventa, addirittura, di 1 caso su 8. La scoperta del nuovo probabile test, è il risultato di uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Oxford, guidati dal dottor John Anson, promotore della ricerca. Quest’ultima ha evidenziato come da un semplice esame si possano avere delle informazioni su una serie di sostanze collegate con la risposta immunitaria dell’organismo.