Agli italiani piace mangiare, forse anche troppo… finiti, dunque, i tempi in cui l’obesità era un “fenomeno” quasi esclusivamente americano. Secondo i dati del rapporto Istat Noi Italia, infatti, la regione con più obesi è il Molise, che supera anche la Basilicata, fino ad oggi in testa alla “classifica”.
I numeri dell’obesità, anche se inferiori rispetto a quelli riscontrati in altre nazioni europee, fanno venire i brividi, e le altre regioni d’Italia non sono certo migliori. Dopo il Molise e la Basilicata, infatti, seguono a ruota la Puglia, la Sicilia e la Campania. Tuttavia, come ha sottolineato il dott. Marcello Lucchese, Presidente della Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle Malattie metaboliche (SICOB), non bisogna pensare che sia un problema solo meridionale. Il numero degli obesi, infatti, è cresciuto anche nelle regioni settentrionali come l’Emilia Romagna e il Friuli Venezia Giulia.
L’obesità, è una patologia, ma sembra che gli Italiani facciano davvero fatica a considerarla come tale. La “ciccia” non è soltanto antiestetica, ma potenzialmente dannosa per la nostra salute. Questa condizione medica, infatti, che porta ad accumulare grasso corporeo in eccesso, comporta una serie di problemi, tutt’altro che trascurabili. I rischi legati al sovrappeso e all’obesità sono numerosi, quali:
- Diabete di tipo 2
- Sindrome metabolica
- Tumori
- Osteoartrite
- Coronaropatia e ictus
- Apnee notturne
- Sindrome del fegato grasso
- Disturbi della cistifellea
- Complicanze della gravidanza
Come ha spiegato il dottor Lucchese:
Quando dieta, esercizio fisico e cure farmacologiche non sono più sufficienti è opportuno sottoporre i pazienti a tecniche di chirurgia bariatrica, e non certo per fini estetici ma per salvare loro la vita. A questo si aggiunga l’impatto economico, soprattutto in tempi di spending review, dell’obesità.
Quello che mi chiedo è: perché arrivare a tanto, quando l’obesità non dipende da cause genetiche, si può evitare semplicemente seguendo uno stile di vita più sano? Mangiare meglio non è sinonimo di mangiare poco, e faremmo meglio a non dimenticarlo.
Via| ISTAT; Photo Credit| Thinkstock