Tutte pazze per il naso di Kate Middleton… non è il titolo di un nuovo film, ma l’ultima “tendenza” in fatto di chirurgia estetica, in voga tanto nel Regno Unito, quanto al di fuori dai confini inglesi. Tra le donne, infatti, impazza il desiderio di avere il naso come la duchessa di Cambridge, con profilo dritto o “aristocratico” e punta rotonda. Il naso alla francese o super affilato, oramai, sono demodé.
A proposito dei canoni estetici del naso e delle nuove tecniche di rinoplastica se ne parlerà a Milano, a partire da oggi, in occasione della 7th Edition dell’International Biennal Masterclass. Se un tempo, nemmeno troppo lontano, andavano di moda i nasi squadrati dalla punta sagomata, oggi c’è una vera e propria inversione di tendenza, vuoi perché sono cambiate le icone di stile. Anche le tecniche di chirurgia estetica si sono evolute. Le procedure, infatti, sono sempre più mini-invasive e con tempi di recupero molto veloci, da 8 a 10 giorni al massimo.
Mininvasività è la parola chiave anche per interventi più importanti (patologie o disfunzioni respiratorie, ricostruzione strutturale dello scheletro nasale, chirurgia di revisione) grazie a quella che è stata ribattezzata “rinoplastica ibrida”, una tecnica che combina i vantaggi della chirurgia cosiddetta aperta (con incisione della cute esterna per consentire una visione a cielo aperto dello scheletro del naso) con quella chiusa (con incisioni interne al naso, dunque senza alcuna cicatrice esterna evidente).
Come spiega Pietro Palma, Co-Direttore del Congresso, Presidente dell’European Academy of Facial Plastic Surgery e Dirigente Medico del Dipartimento di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Testa-Collo, Università dell’Insubria Varese:
Gli approcci mini-invasivi per il rimodellamento della punta hanno alle spalle uno studio preoperatorio estremamente sofisticato dell’anatomia e dell’estetica della punta, tale da permettere una valutazione con precisione millimetrica dei vari steps della procedura. Scopo è infatti ottenere risultati più soft, con contorni meno squadrati che non alterino le strutture di supporto naturali della punta, ma che ricreino un gioco estetico di concavità e convessità che determina l’unicità della punta su un particolare viso.
Dunque, le procedure cosmetiche oggi attuate in rinoplastica consentono di ottenere risultati più naturali, che si armonizzano con le fattezze del viso del paziente.
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