Una radioterapia priva di effetti collaterali. E’ a questo che gli scienziati del Cern in Svizzera stanno lavorando con discreto successo. Sono infatti impegnati nella sperimentazione di una nuova tecnologia che potrà consentire in futuro ai pazienti di ottenere le cure migliori possibili contro il cancro senza conseguenze spiacevoli.
E’ impossibile dimenticare come, per quanto utili alla fine di guarire da un tumore sia la radioterapia che la chemioterapia presentino dei pesanti effetti collaterali a carico dell’organismo. Riuscire a dare vita ad una terapia il più possibile salutare è da sempre uno dei più grandi sforzi della ricerca medica.
I test in corso in Svizzera, questa è la novità, puntano a costruire dei macchinari maggiormente gestibili in dimensioni, a basso costo ma efficienti per poter essere usati negli ospedali per dar modo ai medici di lavorare con i fasci di protone agevolmente rispetto a ciò che accadrebbe con un normale sincrotone. E senza effetti collaterali, lo ripetiamo, rispetto alla normale radioterapia a raggi X. Questo approccio è conosciuto sotto il nome di adroterapia ed è in grado arrivare molto pi in profondità e con maggiore precisione rispetto ai normali protocolli radioterapici, aprendo la strada al trattamento di forme tumorali talvolta condiderate magari a causa del loro posizionamento incurabili. Come spiega il dott. Michael Sinclair, amministratore delegato della società che sta dando il suo supporto agli scienziati del Cern per la costruzione dei macchinari:
La Proton Beam Therapy [la terapia a fascio di protoni] offre un miglioramento significativo per i pazienti con cancro rispetto alla radioterapia convenzionale, ma finora il grande problema è sempre stato il costo. La macchina sviluppata dal CERN offre notevoli vantaggi clinici e costerà un terzo rispetto ai macchinari attualmente disponibili. Questo è un cambio di mano nel gioco che porterà a un trattamento del cancro più efficace per la popolazione.
In un solo colpo, in questo modo, si ha la possibilità di curare più persone ad un minor costo. Per molti esperti la sperimentazione in corso rappresenta un approccio di nuova generazione nei confronti della patologia cancerosa, sulla quale investire. Al momento tra i tumori trattabili dalla macchina vi sono il cancro al seno e quello ai polmoni, il tumore al cervello e le diverse forme che possono colpire la colonna vertebrale.
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