Sentenza storica: il tribunale di Roma ha bocciato la legge 40 in merito alla diagnosi preimpianto, stabilendo che il Sistema Sanitario Nazionale debba coprire i costi della stessa per una coppia di persone fertili con un figlio già affetto da una malattia debilitante come la fibrosi cistica.
Negli ultimi anni, con l’aumentare del numero delle coppie che sono ricorse alla fecondazione assistita, la necessità di una diagnosi preimpianto si è andata rafforzando sempre di più. La legge 40, così come creata dai legislatori italiani, la ammette solo per le coppie sterili. La corte di Strasburgo ne ha sancito la possibilità anche per quelle fertili. Ma è solo con questa sentenza del tribunale che per la prima volta nel nostro paese si mette il punto sulla questione dando ragione all’Europa e obbligando in questo modo il Sistema Sanitario Nazionale a pagare per questo.
Non dobbiamo dimenticare che l’Italia non è solo un paese che per motivi più religiosi che non bioetici non accetta la diagnosi preimpianto come protocollo naturale per ogni fecondazione assistita, ma è anche lo stesso che conta su circa il70% di obiettori di coscienza tra aborto e pillola del giorno dopo. Ecco quindi che proprio a livello “socio-sanitario” vengono a mancare delle possibilità di approccio medico che dovrebbero essere considerate sacrosante. La storicità della decisione non è data dal superamento di della legge di per se stessa (si tratta della 26 sentenza che sancisce la necessità di modificare questa norma, N.d.R.) ma perchè, come spiegano dall’Associazione Luca Coscioni, la sentenza di Roma “supera la necessità di intervento della Corte Costituzionale e disapplica direttamente, per la prima volta, una norma nazionale come la legge 40”.
Ciò che è stato stabilito nei confronti della coppia romana protagonista della vicenda, è un passo importante per la bioetica del nostro paese. Non pensiamo possa trattarsi di un spinta decisiva alla risoluzione del problema della diagnosi preimpianto per la fecondazione assistita, ma di certo pone le basi per un cambiamento di un certo spessore.
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