Novantasei chiamate in due giorni. E’ record di contatti per l’Aido, l’Associazione italiana donatori di organi. Solitamente ai centralini non giungono più di due o tre telefonate al giorno.
Secondo il presidente dell’Aido, Vincenzo Passarelli, il boom di chiamate è dovuto alle polemiche sorte dopo la pubblicazione di un articolo dell’Osservatorio romano sulla morte cerebrale, a testimonianza che a volte le parole sono pesanti come macigni e sortiscono effetti inaspettati.
La strumentalizzazione del caso di Eluana Englaro sta alimentando un circolo vizioso di botta e risposta che non porterà certamente al raggiungimento di una soluzione alla delicata questione etico-morale, che resta una scelta, come sono una scelta la vita e la morte in condizioni dignitose.