Un nuovo capitolo sulla bioetica sta per essere scritto in Francia. E’ in corso infatti un avvenimento che, se fosse accaduto in Italia avrebbe fatto insorgere milioni di cattolici, ma nella liberista Francia pare sia possibile, a meno che il Parlamento non lo blocchi entro la prossima settimana: un bambino è stato dato alla luce per curare i suoi fratellini.
I figli di una famiglia turca, residente Oltralpe, sono affetti da beta-talassemia, una forma di anemia che obbliga chi ne è affetto a continue trasfusioni. E così, in assenza di tanta “abbondanza” di sangue, è stato dato alla luce il piccolo Umut-Talha, che in lingua turca significa “nostra speranza”, fecondato in vitro con una tecnica di eugenetica che consisteva nell’eliminare il gene della talassemia in modo da farlo nascere sano. Diventa così possibile per il neonato donare il midollo osseo e le cellule staminali del cordone ombelicale perfettamente compatibili con quelle dei fratelli. In Francia questo è possibile dal 2004, e non si tratta nemmeno del primo caso al mondo, ma di certo lo scalpore che questa storia susciterà comporterà delle azioni politiche immediate.