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Allergie, attenzione ai tatuaggi all’henné

Attenzione ai tatuaggi all’henné, potrebbero scatenare fastidiose allergie, provocando dermatiti ed eczemi.

La pratica del tatuaggio all’henné, vanta una tradizione millenaria, è il caso dell’Egitto, dove veniva usato per tingere i capelli delle mummie o per decorare le unghie e i palmi delle mani. Oggi invece, soprattutto tra gli occidentali, è diventata una moda prettamente estiva, quasi da spiaggia. Il tatuaggio all’henné, piace soprattutto perché permette di assecondare un desiderio momentaneo. Dopo qualche lavaggio, infatti, scompare senza lasciare alcuna traccia.

L’henné è un prodotto naturale, che si ricava dalle foglie essiccate e polverizzate della pianta di Henna. Tuttavia, i tatuaggi proposti sulle spiagge dagli ambulanti contengono spesso un colorante a ossidazione, la parafenilediamina (PPD), che può scatenare reazione allergiche come la dermatite da contatto. Questa sostanza, in effetti, è vietata in Europa per uso cosmetico, tranne che nella produzione di tinture per capelli dove la concentrazione è notevolmente inferiore.

Il rischio a seguito di un tatuaggio temporaneo all’henné (con PPD), è il prurito e la comparsa di vesciche sul disegno, che si possono verificare anche dopo qualche giorno. Nei casi più gravi, si arriva anche una sensibilizzazione permanente alla parafenilediamina e a composti chimici simili. Una ricerca dell’Istituto Superiore di Sanita e l’Istituto Dermatologico San Gallicano di Roma ha messo in evidenza come le reazioni allergiche siano aumentate soprattutto negli ultimi anni.

Come spiega Antonio Cristaudo, direttore dell’Unità Operativa di Dermatologia e Allergologia dell’Istituto San Gallicano:

La parafenilediamina rende l’inchiostro più scuro (l’hennè dà una colorazione rossa) e allunga la persistenza sulla pelle.

Un altro studio, questa volta condotto in Germania dai dipartimento di dermatologia dell’Università di Dresda, ha sottolineato la reattività della pelle dei bambini al contatto con questa sostanza. Per i più piccoli, perciò, è meglio usare i trasferelli, mentre per gli adulti l’invito è quello di usare il buon senso e di preferire i centri estetici specializzati.

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