In questi anni i social network hanno dimostrato tutta la loro potenza comunicativa. Una novità in tal senso, collegata alla medicina, va segnalata. E’ infatti nato Carenity, il social network per i malati cronici. Una realtà davvero interessante che raccoglie tra i propri utenti malati e parenti di malati di malattie purtroppo non risolvibili.
Il sito è stato presentato alla stampa, non molto tempo fa, dal suo ideatore Michel Chekroun, nel corso di una conferenza apposita tenutati a Parigi. La particolarità di Carenity risiede principalmente nell’essere un adeguato mix tra uno strumento di informazione ed interattività con medici ed un luogo di svago come qualsiasi altro social presente in rete. A livello teorico il sito si presenta come una novità in grado di conquistare l’attenzione delle persone, non solo appartenenti alla popolazione oltralpe che l’ha visto nascere.
Il design è accattivante e la rete è stata costituita in modo tale da invogliare l’utente interessato a condividere la propria storia ed ad informarsi sulla propria patologia. Soprattutto a farla da padrona è la possibilità di condividere: i propri pensieri, la propria malattia, eventuali soluzioni.
L’sicrizione al sito avviene in diretta funzione della patologia cronica della quale si soffre e man mano verrà aggiornata in base alle richieste. Chi si iscrive ha la possibilità di crearsi una rete di contatti dove ci si può scambiare informazioni all’interno di un forum ed una messaggeria privata (un po’ come accade per Facebook). Senza contare che il sito spinge gli utilizzatori a partecipare a diverse tipologie di sondaggio legati alle malattie.
Ovviamente a prescindere da questo, ogni utente può utilizzare nel modo che più preferisce il proprio profilo sanitario. Le informazioni immesse vengono “restituite” in una sorta di “tabella di bordo” stampabile e destinabile anche al proprio medico. Addirittura, per chi ne avesse bisogno sono impostabili degli appuntamenti o degli “allarmi” da ricordare, sui quali il sito potrà provvedere ad un rimando agli utenti tramite sms. Ad alimentare il portale di informazioni, una equipe medica corredata da un comitato scientifico ed etico.
Una versione “europea” sarà disponibile nei prossimi mesi.
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