L’allergia al nichel è più frequente di quanto si pensi, anzi, rappresenta la più comune causa di dermatite allergica da contatto, e compare quando si tocca un oggetto che contiene nichel: nulla di più scontato se consideriamo che questa sostanza si trova in molti oggetti di uso quotidiano: collane, orecchini, piercing e bracciali, monetine, cinturini di orologi, occhiali, utensili da cucina, cibi, zip di pantaloni, chiavi e portachiavi, cinture o bottoni dei jeans!
Quali le cause dell’allergia al nichel?
La causa concreta dell’allergia al nichel non è ancora stata individuata, anche se si protende decisamente per l’ipotesi genetica. Come in generale accade per le altre forme di allergia, il sistema immunitario confonde la sostanza in questione (allergene), la scambia per un nemico (come se fosse un virus o un batterio) e da luogo ad una reazione di contrasto. Si ha dunque una reazione allergica che nel caso del nichel si sviluppa nella maggior parte dei casi con una eruzione cutanea (ma non solo, attenzione). Tale evento avverso può manifestarsi a qualunque età ed in genere dopo un’esposizione ripetuta e/o prolungata nel tempo. E’ come se l’organismo dicesse “basta”, inviasse un segnale al paziente circa il limite di tossine accettabile.
Quali sono i sintomi dell’allergia al nichel?
Ecco allora che si manifestano sulla pelle i primi sintomi dell’allergia al nichel: rash cutanei, arrossamenti localizzati più o meno intensi, prurito, desquamazione, irritazione come in caso di ustione e nei casi peggiori vesciche piene di liquido e/o pus (sinonimo che la ferita si è anche infettata!). Tale sintomatologia d’estate col sudore aumenta. La reazione allergica compare in genere entro le 12/48 ore dall’esposizione al nichel e può durare anche un mese. Se si è già sensibili al nickel, la reazione può comparire più velocemente ed essere più intensa. Spesso tale allergia si può manifestare con sintomi respiratori come l’asma e disturbi gastrointestinali come gastriti e coliti croniche.
Come fare una diagnosi di allergia al nichel?
Se si manifestano tutti questi sintomi senza sapere perché è importante rivolgersi ad uno specialista per una diagnosi allergologica e/o dermatologica. Oltre all’analisi clinica della pelle malata è importante sottoporsi al cosiddetto patch test: si tratta di un piccolo cerotto che viene applicato sulla cute per circa 48 ore. Questo rilascia in modo graduale piccole quantità di allergene (nello specifico nichel): se provoca arrossamento vuol dire che si è allergici alla sostanza utilizzata. Tale tecnica può essere usata anche in casi di allergie gravi, date le basse quantità di allergeni contenute. In alternativa ci sono le analisi del sangue con il dosaggio degli anticorpi.
Quali terapie per l’allergia al nichel?
Fondamentale, una volta avuta la diagnosi di allergia al nichel evitare gli oggetti ed i cibi che lo contengono, ma dal punto di vista farmacologico è possibile usare antistaminici e cortisonici (per bocca e applicati localmente) ma solo su consiglio del medico: no al fai da te. Di recente sta avendo successo anche una cura definitiva: un vaccino desensibilizzante, da fare in centri altamente specializzati.
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