Che i bambini, ancora in utero, fossero in grado di captare dei suoni provenienti dall’esterno, lo si sapeva già. Si conosceva che la voce della madre fosse già percepibile all’interno del ventre, tanto da poter dare l’imprinting al figlio appena nato. Alcune sperimentazioni con la musica sono state effettuate, ma non sono mai state molto chiare. Oggi, grazie alle tecnologie moderne, abbiamo la prova che i bambini ascoltano anche la musica. E hanno i loro gusti personali.
Effettuando l’ecografia in 3D ed in 4D, alcuni ricercatori piemontesi sono riusciti a registrare le reazioni emotive che i feti hanno nell’utero, con un risultato sorprendente. Quando veniva diffusa la musica di Vivaldi o Mozart, il bimbo si calmava, quando venivano messi invece brani di Beethoven o Brahms si innervosiva. Chissà cosa proverebbe se ascoltasse i Metallica.
Ulteriori studi si concentrano ora per valutare se queste sensazioni possono influenzare la sua salute.
[Fonte: Cybermed]