Non si trattava di sensi di colpa, nè di anoressia o qualche altro problema psicologico. La malattia era più grave del previsto. Si trattava della sindrome di Guillain-Barre, una malattia che danneggiava le fibre nervose di tutto il corpo, modificando anche i fasci nervosi facciali, e portando, in alcuni casi, anche alla paralisi dei nervi colpiti.
Era questa la condizione che aveva colpito Patricia Webster, una mamma inglese che piangeva ad ogni boccone. In pratica la malattia le aveva condizionato le ghiandole salivari, collegandole in maniera confusa con quelle addette alla produzione delle lacrime. In questo modo ogni volta che la donna mangiava anche una caramella, la produzione salivare attivava il pianto. Una condizione incredibile a cui si è trovato rimedio. Iniezioni di botox e sedute, praticamente per tutta la vita, in una clinica in cui questa terapia ha ridato la libertà di vivere una vita normale ad altre 60 persone. Adesso le lacrime le escono solo quando le si presenta la parcella medica.
[Fonte: Adnkronos]