L’influenza australiana sta mettendo a ferro e fuoco L’Italia. O meglio i suoi abitanti e alcuni farmaci iniziano a scarseggiare nelle farmacie. Vediamo insieme quali sono e che cosa sta succedendo nello specifico.
Picco influenza previsto a Natale
Dopo due anni nei quali gli italiani hanno indossato le mascherine e quindi di conseguenza limitato anche il contagio influenzale, il virus sta circolando nuovamente libero. Talvolta anche insieme a quello delle bronchioliti e del covid. Il mix è di quelli insostenibili e, quando appare essere sufficiente curarsi a casa, le terapie sono basate su specifici farmaci. Medicinali contro tosse e raffreddore che possono essere acquistati anche senza ricetta e che ormai stanno iniziando a mancare negli scaffali.
Al momento il picco dell’influenza è previsto per i giorni di Natale, in anticipo rispetto al classico periodo di Gennaio-Febbraio. Anche per questa ragione le farmacie si trovano in una crisi di approvvigionamento che si palesa in maniera più forte in grandi metropoli come Roma e Milano.
Le sostanze che scarseggiano di più? Nurofen e paracetamolo per primi, fino ad arrivare ai mucolitici e ai prodotti per aerosol per aiutare a espellere il muco e respirare. Non di rado, in diversi centri abitati, i pazienti sono costretti a girare più farmacie prima di trovare quello di cui hanno bisogno.
È inutile tentare d’ignorare la questione principale: è l’aumento fuori controllo dei contagi da influenza la causa primaria. Frutto di un atteggiamento poco attento delle persone, le quali non danno la giusta importanza alle loro condizioni di salute, talvolta anche evitando di rimanere in casa per curarsi. Questo ovviamente porta il virus a girare di più. Statisticamente dati assomigliano a quelli di cinquant’anni fa.
Difficoltà di produzione presenti
Va detto però che la mancanza di farmaci è collegata anche alla difficoltà che post pandemia (sebbene la stessa sia ancora in corso) si è verificata in quanto a produzione.
Il problema non è solo quello della mancanza del farmaco di per sé stesso ma anche che l’accavallarsi di più virus sta causando un intasamento dei pronto soccorsi e dei reparti. Tutte problematiche legate alla circolazione del virus dell’influenza che al momento non si sa come risolvere.
Siamo solo all’inizio di dicembre: nel caso il picco dovesse prolungarsi vi è il rischio che i medicinali continuano a scarseggiare. Dando vita a una vera e propria situazione di emergenza nelle prossime settimane.
Va detto che una migliore educazione sanitaria dei pazienti potrebbe portare sul lungo periodo a evitare questo tipo di problemi. Molto spesso infatti parte una caccia al farmaco inutile che crea problemi di approvvigionamento. Se uniamo questa criticità a quella causata dall’influenza vera e propria va da sé che il prezzo da pagare diventa un po troppo alto per tutti.