Un curioso caso è accaduto nei giorni scorsi a Udine, all’ospedale San Daniele del Friuli. Una donna, già madre di 5 figli, aveva scelto di attuare come forma di contraccezione la sterilizzazione. In particolare aveva optato per la legatura delle tube di Falloppio, una tecnica molto comune ma che non garantisce l’infertilità al 100%.
Questo lo sapevano benissimo i medici friulani i quali hanno fatto firmare, come da prassi, il consenso informato alla donna, la quale dichiarava di sapere che la pratica non era completamente sicura. Nonostante questo, dopo qualche tempo, la donna rimane nuovamente incinta, decide di tenere il bambino e alla sua nascita, denuncia l’ospedale.
La richiesta è stata di 220 mila euro per i danni, anche perché, dopo un controllo medico, uno dei medici si è accorto che una delle due tube non era legata. Spiegata così la gravidanza, e la denuncia anche per inadempimento contrattuale. La donna inoltre, visitata da altri medici, aveva deciso di non avere più figli proprio perché, per problemi di salute, gli era stata sconsigliata un’altra gravidanza. Ora la coppia intenterà una causa civile.