Secondo una ricerca condotta dalla Cambridge University gli uomini e le donne hanno un rapporto molto diverso con la felicità. Mentre le prime sarebbero maggiormente soddisfatte di se stesse e della propria esistenza nella prima metà della vita (fino ai 50 anni circa) per gli uomini accade l’esatto opposto e la loro stagione d’oro coincide con la maturità.
Il motivo? Mentre le donne, o meglio la maggior parte di esse, raggiungono i propri obiettivi professionali e familiari (un rapporto di coppia stabile e dei figli) entro i cinquanta anni, gli uomini non si sentono sufficientemente realizzati, sia sul fronte professionale che su quello personale, almeno fino ai quaranta. Solo una volta raggiunto questo traguardo cominciano ad essere soddisfatti di quanto guadagnano e a trovare un equilibrio con se stessi.
Ne consegue che le donne tendono a sentirsi meno realizzate non appena i figli crescono e diventano indipendenti e, contestualmente, comincia a declinare l’interesse e l’entusiasmo per la propria attività lavorativa, mentre gli uomini raggiungono l’apice dell’appagamento verso i 60 anni, quando i loro progetti familiari e professionali appaiono ampiamente definiti.
Tuttavia, affermano i ricercatori, molte persone ritengono di potersi dire felici anche, semplicemente, grazie al fatto di avere uno stabile rapporto di coppia, per questo motivo non ritengono poi così difficile che un uomo e una donna possano essere felici insieme per tutto l’arco della vita. Lo studio sarà pubblicato sul prossimo numero della rivista Journal of Happiness Studies.