Sembra uno scherzo, ma le apnee notturne sono il primo fattore di rischio per l’ipertensione. Una patologia quindi che si differenzia tra i due sessi. Gli uomini tendono a svilupparla intorno ai 18/20 anni, prima russando in modo occasionale e soltanto in determinate posizioni, poi in maniera costante, fino ad arrivare a frequenti apnee. Le donne, invece, iniziano dopo la menopausa, senza sintomi premonitori. I più predisposti sono, comunque, i soggetti in sovrappeso e, paradossalmente, chi è molto magro, ma con una particolare struttura della mascella.
Quali sono le conseguenze di questa sindrome? Si dorme, ma non si riposa, perché il sonno è frammentario; durante il giorno si è stanchi, sonnolenti, irritabili e depressi. Inoltre la funzione del sonno come inibitone del cortisolo viene meno, il livello del cortisolo rimane di conseguenza alto, predisponendo il soggetto all’ipertensione e all’aumento del rischio di infarto.