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Il divieto di fumo fa bene: oltre un terzo di infarti in meno dopo 3 anni dall’entrata in vigore

Quando la nuova legge sul divieto di fumare nei luoghi pubblici entrò in vigore, fece scaturire numerose polemiche in Italia ed anche negli altri Paesi in cui fu applicata. Oggi, a distanza di 4 anni, sono in molti a ringraziare per quella scelta. Secondo uno studio effettuato da James Lightwood dell’Università di San Francisco, che ha racchiuso 13 studi diversi compiuti in altrettanti Paesi di tutto il mondo, il numero dei ricoveri per infarto si è ridotto del 17% dopo un solo anno dall’entrata in vigore della legge, e del 36% dopo 3 anni.

I dati interessano naturalmente anche l’Italia dove, fanno sapere dall’Università di Torino, i primi benefici si sono cominciati a sentire sin dai primi mesi. Ad esempio nella sola Regione Piemonte i ricoveri sono diminuiti dell’11% dopo soltanto 5 mesi dall’entrata in vigore della legge.

A risentirne maggiormente sono paradossalmente i non-fumatori, i quali possono respirare tranquillamente aria pulita nei luoghi pubblici, riducendo del 30% i danni da fumo passivo. Ma ne beneficiano anche i fumatori stessi, visto che il calo nei ricoveri si registra anche da parte loro, e soprattutto essi dimostrano oggi un cambio delle abitudini. Molto spesso questo cambiamento li porta anche a smettere di fumare, che è la scelta migliore che potessero fare.

[Fonte: Corriere della Sera]