Donare il sangue è un gesto semplice. Eppure, in ogni periodo dell’anno e soprattutto in prossimità dell’estate, si continuano a sentire appelli: manca sangue. Il 14 Giugno si celebra la Giornata mondiale della donazione del sangue, volta a sensibilizzare l’opinione pubblica su queste tematiche, ma già da oggi, in tutto il nostro Paese sono partite varie iniziative al riguardo. In Italia vengono effettuate ogni anno circa 2.600.000 donazioni di sangue intero e 500.000 in aferesi (ovvero quando viene prelevato solo un elemento del sangue, ad esempio le piastrine).
Grandi cifre, certo, ma che in pratica non bastano sempre a coprire il fabbisogno. L’Italia in media ha raggiunto la sua autosufficienza, ma non in modo equilibrato a seconda delle Regioni e del periodo dell’anno. Solo il 4,5% della popolazione dona il proprio sangue (circa 1.700.000), ma come ha ricordato più volte l’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) al riguardo, è importante coinvolgere in questa prassi i giovanissimi, ma soprattutto “fidelizzare” i volontari, aumentare cioè il numero di coloro che donano il sangue abitualmente. Anche per questo motivo la giornata di quest’anno ha anche un aspetto propositivo: si organizzano ovunque convegni ed incontri sull’importanza di uno stile di vita sano, necessario a tutti per vivere meglio e più a lungo, ma anche e soprattutto ai donatori volontari che devono offrire un sangue sano.
La legge attuale prevede numerosi controlli per la sicurezza del paziente ricevente, ma visto che la donazione è un atto d’amore verso il proprio prossimo, questa va comunque effettuata nelle migliori condizioni di salute. Possono donare tutti gli adulti tra i 18 ed i 60 anni (65 i donatori abituali), di un peso superiore ai 50 chiligrammi: al momento del prelievo verranno valutati la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca ed alcuni valori del sangue. Si procederà solo se tutti questio fattori risultano normali e se il volontario garantisce di non essere a rischio di aver contratto infezioni di vario tipo (i test verranno comunque effettuati).
Il sangue donato può salvare delle vite. Quando serve? Spesso in interventi chirurgici complessi, soprattutto quelli d’emergenza per cui non è stato possibile effettuare un’autotrasfusione, ma anche e soprattutto in casi di gravi anemie dovute ad esempio a leucemia, tumori, talassemia, emofilia, in seguito ad una emorragia, ecc. Questa Giornata Mondiale, voluta dall’Oms in collaborazione con la Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, nonché con la Federazione Internazionale delle Organizzazioni dei Donatori di Sangue ha una particolarità: la data prescelta corrisponde alla nascita di Karl Landsteiner lo scienziato che ha scoperto i gruppi sanguigni ed il fattore RH.
Per approfondire l’argomento, leggi anche Come e perché donare il sangue
[Fonte: Oms]