Gli italiani non ne vogliono sapere di smettere di fumare? E allora proviamo con qualcosa di cui non sanno fare proprio a meno, ancor più della sigarette: il calcio. La FIFA (federazione internazionale del calcio) già da qualche anno ha imposto agli allenatori di qualsiasi categoria il divieto di fumo. E così personaggi come Marcello Lippi (famoso per il suo sigaro toscano) ed altri abituati ad avere la sigaretta in mano durante i 90 minuti furono costretti a sostituirla con una gomma da masticare.
Ma non basta, e allora dopo l’esempio si passa alle maniere forti. Negli stadi inglesi è stato introdotto il divieto totale di fumo anche per i tifosi, e sulla stessa linea si sta orientando anche il Comune di Milano. Dopo il tentativo fallito nel 2005, l’amministrazione Moratti ci riprova, e propone che allo stadio di San Siro, dove giocano Inter e Milan, non si fumi più.
A sostenere questa proposta con forza è l’assessore allo Sport Alan Rizzi che ha affermato:
È quello che accade già negli stadi di tutto il mondo, a cominciare da quelli inglesi. Sono convinto che sia una strada intelligente che dovremo seguire anche da noi.
Mentre gli fa eco il suo collega alla Salute Gianpaolo Landi di Chiavenna che vuole estendere il divieto a tutte le aree verdi. Ma cosa ne pensano le due squadre? L’Inter sembra abbastanza d’accordo, a patto che si estenda a tutto lo stadio e non solo ad una parte, come avvenne nel 2005, quando pare che i biglietti dell’area in cui vigeva il divieto di fumo non venivano mai venduti.
Il Presidente Moratti sembra d’accordo con questa scelta, lui che è un accanito fumatore, almeno guadagnerebbe due ore di salute a settimana, un po’ meno Alfonso Cefaliello, amministratore delegato del Milan nel Consorzio San Siro, che ha affermato:
Non sono d’accordo. Non so cos’altro il Comune voglia vietarci. Forse vogliono che andiamo alla partita tutti in giacca e cravatta?. Questo è l’ultimo dei problemi. Prima pensiamo a riportare lo stadio al livello dei principali impianti europei, poi ne riparleremo.
Se la proposta dovesse avere successo, l’assessore Rizzi vorrebbe estenderla a tutte le aree sportive della città, oltre che in quasi tutti i luoghi pubblici come si propone in questi giorni. Che sia l’inizio della fine per le sigarette a Milano? Speriamo almeno che sia un esempio che anche gli altri stadi in Italia seguiranno.
[Fonte: Repubblica]