Aumentano le malattie o l’ipocondria? A questa domanda è complicato rispondere, bisognerebbe valutare caso per caso, ma certo è che gli italiani ricorrono sempre di più ai farmaci. Soprattutto perché costano poco, visto che, secondo i calcoli di Osmed (Osservatorio sul Farmaco), il 75% della spesa è coperto dal Sistema Sanitario Nazionale.
1,8 miliardi sono state le confezioni di medicinali che nello scorso anno sono state vendute, circa 30 per abitante, considerando anche i neonati, per un costo totale di 24,4 miliardi di euro. L’incremento rispetto al 2007 è stato del 4,9%, ma rispetto al 2000 è quasi raddoppiato. Si stima infatti che nel 2000 ogni giorno venivano vendute 580 scatole di medicinali, nel 2008 queste erano aumentate a 924. Un dato che non può essere paragonato all’aumento della longevità della popolazione perché il tasso di mortalità non diminuisce con lo stesso ritmo.
Per tastare il polso agli italiani, proviamo a capire quali sono le malattie più comuni del nostro Paese. Sembra che per la maggior parte ci si ammali di cuore, dato che il maggior numero di medicinali venduto è quello per il sistema cardiovascolare (+5,2% per una spesa di 5 milioni di euro), seguiti da quelli gastrointestinali, per il sistema nervoso centrale, gli antimicrobici e gli antitumorali. Questi ultimi però, insieme ai farmaci per il sistema respiratorio, sono in controtendenza dato che, seppure tra i più venduti, hanno visto un leggero calo rispetto all’anno precedente.
Dove invece lo Stato non interviene, ma la spesa è a carico totale o quasi dei cittadini, primeggia la medicina estetica. Al primo posto della spesa privata ci sono i farmaci dermatologici, seguiti da quelli genito-urinari, ormoni sessuali e dell’apparato muscolo-scheletrico.
Ma dove ci si cura di più? Pare che i più attenti alla salute siano le popolazioni del Centro-Sud, con al primo posto la Calabria, insieme a Campania e Lazio. Proprio la regione calabrese è al primo posto per spesa procapite per i farmaci, 277 euro, contro quasi la metà della provincia di Bolzano con 149 euro a testa. La sostanza più prescritta invece è il Ramipril, un ace-inibitore contro l’ipertensione, seguito dall’acido acetilsalicilico (antiaggregante piastrinico) e e l’atorvastatina (contro l’ipercolesterolemia).