La notizia era nota al mondo già da tempo: un eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti dei lettini abbronzanti aumenta il rischio di incorrere in un melanoma. Dopo 4 mesi di riunioni e consulti, mentre nel resto del mondo si è provveduto semplicemente a richiamare l’attenzione di chi si sottopone a tali trattamenti, dicendogli solo di non esagerare, il Brasile fa di più, e vieta l’utilizzo di tali macchinari in tutto il territorio nazionale.
Non solo. Infatti non ci sono limitazioni specifiche (prima vigeva il divieto di fare le lampade sotto i 18 anni), ma ora diventa generale, e riguarda anche chi commercia in queste macchine. Dal momento in cui entrerà in vigore la nuova legge, sarà vietato anche il commercio e l’importazione di lettini e altri apparecchi abbronzanti.
La ricerca, sostenuta dall’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha stabilito che utilizzare le lampade abbronzanti in giovane età, prima cioè dei 30 anni, aumenta del 75% la possibilità di sviluppare un cancro della pelle (melanoma), o un melanoma oculare. Oltre a questo, il problema nello Stato del Sudamerica si aggrava considerando anche che, a causa dei costi di manutenzione molto alti, si finisce con l’offrire un servizio di scarsa qualità. Spiega Dirceu Barbano, direttore dell’Agenzia Anvisa, che le apparecchiature abbronzanti non sono sottoposte a manutenzione e sono utilizzate la maggior parte delle volte senza i controlli adeguati.
Spiega Mario Santinami, direttore della struttura melanoma e sarcoma dell’Istituto Tumori di Milano intervistato dal Corriere della Sera, che basterebbe utilizzare tali attrezzature con intelligenza per evitare problemi:
Anche per docce e lettini abbronzanti vale la regola del buon senso: se le si usa con intelligenza e moderazione non sono pericolose.
Questo dovrebbe essere il motivo per cui in Italia non si prendono tali provvedimenti, ma si lascia quindi la scelta al buon senso delle persone. Purtroppo però non tutti sanno cos’è il buon senso e sono capaci di andarci cauti con i raggi ultravioletti. Una legge in merito, magari non per vietarne l’uso, ma almeno per controllarlo, potrebbe essere utile.
[Fonte: Corriere della Sera]