Un lavoro stressante è associato ad un girovita più grande, secondo un nuovo studio effettuato sui dipendenti nello Stato di New York. I lavoratori con lo stress più elevato sono risultati più grassi dei dipendenti con posizioni meno stressanti. I dipendenti hanno sottolineato avere un indice di massa corporea (BMI), che era di circa una unità più alto, in media, di quello dei loro collaboratori rilassati. Una unità di BMI equivale a circa 3 kg.
In questo periodo in cui ci sono molti licenziamenti, il fenomeno appare ancora più evidente in quanto, con carenze di personale, quelli che rimangono fanno un doppio lavoro, aumentando il grado di stress, e di conseguenza aumentando anche il loro peso.
Lo stress da lavoro è stato a lungo associato a malattie cardiovascolari, obesità e depressione, tra le altre condizioni di salute croniche. Diana Isabel Fernandez, un epidemiologa nutrizionale presso l’Università di Rochester School of Medicine e autore principale dello studio, insieme al suo team, ha voluto indagare gli effetti combinati di stress cronico sui posti di lavoro e stress a breve termine come la paura della disoccupazione. Come parte di un programma più ampio sulla salute sul luogo di lavoro, i ricercatori hanno misurato il BMI di 2.782 dipendenti, per lo più bianchi, uomini di mezza età con studi universitari alle spalle. Questi dipendenti hanno tutti mantenuto il posto di lavoro, attraverso cicli di licenziamenti.
I dipendenti hanno risposto alle domande circa la loro dieta, lo stress del lavoro e le attività di tempo libero. Lo stress a breve termine è stato stimato misurando la precarietà del lavoro, o su quanto veniva percepita la minaccia di ulteriori licenziamenti. Lo stress cronico è stato misurato sulla quantità dei lavoratori che percepivano i loro posti di lavoro come responsabilità personali molto pesanti.
I risultati non hanno mostrato alcuna associazione tra lo stress a breve termine e l’aumento di peso, ma lo stress cronico è tutta un’altra cosa. I lavoratori con più responsabilità e meno controllo del BMI avevano un punto in più rispetto ai loro colleghi, anche dopo alcuni aggiustamenti per i fattori noti del rischio obesità, come età, razza e reddito.
Tuttavia, l’effetto dello stress sul BMI è scomparso quando i dipendenti erano presi in considerazione nel tempo libero, quando facevano attività fisica e guardavano la televisione. Utilizzando il punteggio Godin, che misura quante volte una persona ha fatto più di 10 minuti di esercizio fisico al giorno, i ricercatori hanno scoperto che per ogni 10 minuti di esercizio in meno, il BMI aumenta di 0,02 unità.
La televisione peggiora la situazione: le persone che guardavano la TV per due o tre ore al giorno avevano un BMI superiore a 2,37 unità rispetto a quelle che guardavano la televisione per meno di due ore. Questo è l’equivalente di poco più di 6-7 kg in media a seconda dell’altezza dell’individuo.
Sebbene i risultati rappresentano un momento nel tempo e non possono mostrare un nesso di causalità, essi suggeriscono che lo stress sul posto di lavoro porta la gente a ripiegare su comportamenti non sani nel tempo libero, spiega Fernandez.
I risultati sono stati pubblicati sul Journal of Occupational and Environmental Medicine.
[Fonte: Livescience]