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Ma lo sport fa dimagrire sì o no?

Da anni ormai il mondo scientifico si divide su questa domanda: lo sport fa dimagrire? Se per la maggior parte dei medici e nutrizionisti fare dello sport aiuta a bruciare i grassi e quindi a far perdere peso, dopo l’articolo apparso la scorsa estate sul Time, in cui si affermava che questo non accade perché una persona che fa sport mangia di più, si nota molta confusione sull’argomento.

Da un lato ci sono quegli scienziati che rimangono dell’idea che fare sport fa dimagrire, dall’altro chi ammette che, specialmente tra chi non è abituato a fare sport e lo fa in modo saltuario, i benefici dello sforzo fisico non si notino, ed anzi, si rischia di ingrassare ancora di più. Ma dov’è la verità? Come al solito, nel mezzo. Sull’International Journal of Obesity, un team di scienziati ha spiegato che una persona che di solita è sedentaria, riesce a dominare meglio la fame rispetto agli altri, se decide di fare sport, anche se i risultati non si vedono su tutti, ma specialmente sulle donne faticano a notarsi.

Il motivo per cui questo avviene è molto semplice: biologicamente le donne devono prepararsi alla gravidanza, e per questo il loro corpo accumula il grasso in maniera da creare una “riserva” in quantità maggiore rispetto agli uomini. Per questo, per quanti sforzi si possano fare, una attività che non è costante non darà i risultati sperati così come avviene invece tra i loro compagni maschi. Ci sono buone speranze per le donne in sovrappeso o obese. Su queste i risultati dell’esercizio fisico si notano di più perché comunque la riserva rimane la stessa, ma nemmeno su tutte. I buoni risultati si ottengono comunque sempre controllando ciò che si mangia.

Ma non tutti riescono ad autoregolarsi, e così spesso si finisce con il preferire cibi grassi a frutta e verdura. Ma come fare per aumentare il senso di sazietà anche senza mangiare troppo? La risposta la danno gli autori dell’articolo, consigliando attività fisica di breve durata. Questa, a differenza di quella protratta per lungo tempo, non porterebbe all’aumento degli “introiti calorici”, la sensazione che c’è bisogno di cibo, e dunque comporta una maggiore sazietà rispetto all’attività fisica costante e pesante.

Il consiglio finale lo dà Marcello Faina, direttore del Dipartimento di Scienza dello sport del Coni, secondo il quale:

l’attività migliore, è quella che si riesce a fare con continuità, chiaramente tenuto conto del consiglio medico. Sembra che si possa aumentare la spesa energetica alternando lavori di bassa e di alta intensità. Si può, quindi, camminare normalmente e poi fare tratti a velocità elevata o, meglio, alternare lavori di forza (ad esempio flessioni e piegamenti per migliorare il tono e il trofismo del muscolo) con attività aerobiche (camminare o pedalare), che invece hanno un effetto positivo sull’apparato cardio-circolatorio e sull’equilibrio metabolico.

[Fonte: Corriere della Sera]