Un po’ di tempo fa ci eravamo occupati del modo di riprendere i propri figli, considerato il peggiore al mondo: la violenza fisica. Si tratta di una pratica medievale e pericolosa, tanto che in Nuova Zelanda l’hanno addirittura vietata per legge. Ma attenzione perché non è l’unico modo per far del male ai vostri figli. Anche la violenza psicologica non è da sottovalutare.
Stando ad una recente ricerca americana, riportata sul New York Times, in molte famiglie oggi si preferisce alzare la voce. Va bene se fatto in maniera moderata, ma fatto costantemente e con dei decibel troppo elevati finisce con l’essere controproducente. Ed anzi, in alcuni casi, troppe urla possono comportare conseguenze peggiori di una sculacciata.
Secondo l’associazione “Positive Parents Solutions”, questo accade specialmente la sera, quando i genitori sono stanchi per il lavoro, e la poca lucidità li porta a reagire d’istinto, facendogli alzare troppo il volume delle sgridate. Si tratta di un’azione controproducente, spiega Amy McCready, fondatrice dell’associazione, in quanto può portare a stress e nevrosi nei figli (oltre che ad incidere sulla psiche e sulla gola dei genitori).
Per questo l’associazione dei genitori sta tenendo da qualche tempo delle lezioni ai genitori stessi per insegnargli a controllarsi in alcune situazioni “critiche”.
Contano fino a dieci, tentano di avere un dialogo, e quando non ci riescono alzano la voce.
E’ questo il consiglio che più spesso danno all’associazione. Il quadro più chiaro della situazione lo offre il dottor Harold S. Koplewicz, fondatore del New York University Child Study Center, che disegna l’identikit del genitore che urla, ritraendo una persona ansiosa, irritabile e stanca, nella quale questo ulteriore stress peggiora ancor di più la situazione. Purtroppo, nella società moderna in cui si va troppo di fretta e si vuol ottenere tutto e subito, un comportamento così aggressivo capita sempre più spesso, anche contro la voglia dello stesso genitore che vorrebbe evitarlo. L’unica cosa che tutti dovremmo fare è imparare tecniche di autocontrollo, perché un atteggiamento del genere non giova nè al genitore stesso, nè a suo figlio.
[Fonte: Repubblica]