Il botox? Appiana le rughe ma favorisce la depressione. E’ questo ciò che sostiene lo psicologo dell’Università di Cardiff Michael Lewis. Sentirsi più giovani potrà anche aiutare l‘ego in qualche modo, ma raggiungere il risultato attraverso queste “punturine” rischia di spianare la strada ad una patologia ben più grave di un segno del tempo sulla pelle.
Il botox viene chiamato in causa proprio per il suo effetto “paralizzante” che possiede nei confronti delle nostre espressioni facciali. Come l’esperto ha fatto notare nel corso del suo studio dedicato, quest’ultime sono collegate in modo diretto alle emozioni che una persona prova. Avete notato come sorridere, anche senza un particolare motivo abbia un impatto molto deciso sull’umore, migliorandolo? E’ un circolo concentrico di effetti benefici: noi sorridiamo quando siamo felici e sorridere ci fa sentire in questo modo.
Se il botox “blocca” le nostre espressioni facciali non consentendoci di sorridere, i muscoli non inviano più i segnali di “felicità” al cervello, il quale in questo modo vede in parte inibito il rilascio di endorfine e porta la persona a vivere stati di malumore ed a spianare la strada alla depressione. Per provare la sua tesi il ricercatore ha preso in considerazione un campione di 25 donne sottoposte ad un trattamento di iniezioni di botox per scopi estetici ed ha chiesto loro di rispondere alle domande di un questionario comprensivo di diverse domande tra cui figuravano anche quelle in merito all’umore ed alla depressione. I risultati hanno mostrato che le donne che si erano sottoposte a iniezioni di botox contro le rughe d’espressione erano caratterizzate dal livelli di depressione più alti del 50% rispetto a quelle che avevano trattato rughe di differente collocazione.
Il campione preso in considerazione non è molto grande, ma segna il punto di partenza per una riflessione necessaria: non sarebbe meglio affrontare i cambiamenti dovuti all’età con un pizzico in più di pazienza ed autostima piuttosto che affidarsi ad effimeri rimedi che possono, come in questo caso, fare spazio a problemi più grandi.
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