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Le dermatiti allergiche: attenzione a lattice, nickel e cellulari

Se improvvisamente sulle mani compaiono prurito, arrossamento, gonfiore cutaneo e bolle non è il caso di andare nel pallone: non vi state trasformando in un extraterrestre. Una visita dal dermatologo è sempre consigliabile, ma sappiate che con molta probabilità si tratta di una semplice allergia da contatto. Che cos’è, lo dice il nome stesso: un fenomeno causato dal contatto, appunto, con una sostanza presente in oggetti comuni. Di quelli che usiamo tutti i giorni, come il cellulare o il detersivo per i piatti. Le molecole incriminate possono essere presenti anche in piccolissima quantità, ma quando toccano la pelle, provocano irritazione.

 Di solito si manifesta bruscamente con prurito, arrossamento della pelle, gonfiore, bolle e croste. Fino ad arrivare, in alcuni casi, alla disquamazione dello strato più superficiale della pelle. E può anche estendersi a zone del corpo che non sono entrate in contatto con l’oggetto, come il viso e il collo. Perché magari, dopo aver toccato la sostanza allergizzante con le mani, attraverso queste la portiamo in giro per il corpo. In genere, non è un disturbo particolarmente grave e i disagi che provoca sono limitati ai sintomi; però possono essere molto fastidiosi (ci sono infatti persone più sensibili di altre) e possono durare anche qualche giorno.

Le reazioni allergiche sono numerosissime e assai diverse tra loro. Difficile, se non impossibile, classificarle per categorie. Possiamo però dire che tra le sostanze più comunemente responsabili del disturbo ci sono i metalli, quali nickel, cromo e cobalto; alcune componenti della gomma, come il lattice; alcune sostanze contenute nei farmaci o nei detersivi. Esistono poi sostanze naturali, presenti in alcuni alimenti vegetali o nei fiori, che al solo contatto possono dare gli stessi sintomi. Anche se a prima vista l’insieme delle manifestazioni potrebbe sembrare una cosa seria, è bene precisare che, di solito, i sintomi scompaiono semplicemente eliminando il contatto con la fonte dell’irritazione.

La questione più importante è capire se esistono una o più sostanze alle quali siamo allergici. Per farlo è bene rivolgersi a un medico specialista in allergologia. Il quale, per mezzo di semplici test cutanei assolutamente indolori, è in grado di evidenziare le sostanze e di conseguenza capire come si può evitare il rischio di entrare in contatto con oggetti che le contengano. Nel caso in cui i sintomi siano particolarmente evidenti e fastidiosi il medico può prescrivere medicinali in grado di alleviarli.

Fonte http://www.consumercare.bayer.it/ebbsc/export/sites/cc_it_internet/it/Sapere_and_Salute/articoli/Marzo_2009/Medicina_pratica.pdf