Spesso e volentieri ci si espone al sole senza le giuste precazioni e il risultato è che si rimediano delle scottature solari che sono poi dolorose e fastidiose perché si portano dietro conseguenze poco piacevoli per la salute della pelle.
Come curare le scottature solari nel modo giusto? A intervenire sulla questione, mai così di moda come ad agosto quando gli italiani sono soliti andare in vacanza, è il professor Nicola Mozzillo, direttore del Dipartimento di Chirurgia del Melanoma e Tessuti Molli dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Napoli, che rilascia una intervista al Corriere nella quale punta il dito contro coloro che si espongono ai raggi solari senza la giusta protezione mettendo a serio rischio la salute della pelle. Il dermatologo fa intanto la distinzione tra scottature solari vere e proprie e arrossamenti:
Un conto è l’arrossamento, che si risolve con qualche impacco fresco e, se è il caso, una crema antistaminica. Diversa è la scottatura vera e propria, cui si va incontro se i raggi sono molto aggressivi, come ai Tropici. O se si hanno i capelli biondi, la pelle e gli occhi chiari e che si manifesta con la formazione delle classiche bolle o flittene, per dirla in termini scientifici
E’ rigorosamente vietato far scoppiare le vesciche che inevitabilmente si creano dopo una scottatura solare:
Un errore che deve essere assolutamente evitato. Perché le bolle, che rappresentano un’ustione di secondo grado, sono un’ottima medicazione per la cute. Se la vescica scoppia da sola, bisogna eliminare con cautela la pellicina che forma la sua cupola, lavarla sotto l’acqua corrente e applicare poi una sostanza che la protegga: dalla crema agli spray o alle garze grasse
Se il dolore causato dalle scottature solari è forte, si può ricorrere all’uso di alcune creme specifiche ma con molta attenzione:
Stop a quelle creme che tra gli ingredienti hanno il petrolio, la benzocaina o la lidocaina. Il primo intrappola il calore nella pelle. Le altre due possono causare irritazioni. Meglio puntare su una pomata antistaminica. Se il dolore è forte, si può ricorrere a un farmaco antiinfiammatorio non steroideo, i cosiddetti Fans.
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