Le Olimpiadi di Pechino hanno preso il via, precedute e seguite da polemiche senza sosta sui diritti umani in Cina, sul problema dell’inquinamento e ora anche funestate dal ritiro della nazionale della Georgia, per via del conflitto in corso.
Tuttavia, al di là di tutto, le Olimpiadi restano il trionfo dello sport, di discipline che richiedono allenamento e tenacia e che potenziano il fisico. Tra tutte, nel nuoto, a fare la differenza, a volte, è anche un millesimo di secondo.
Ecco perché la nazionale statunitense si è affidata alla tecnologia del professor Timothy Wei della University School of Engineering durante i duri allenamenti che hanno preceduto la partenza.
Le tecniche adoperate si basano su studi che rilevano la misurazione dei flutti e studi fisici su come il corpo lavori nell’impatto con l’acqua.
Vedremo seguendo gli atleti americani se le formule matematiche di Wei saranno servite a far guadagnare qualche millesimo in più ai nuotatori olimpionici a stelle e strisce.