E’ buona norma in questi giorni parlare di post vacation blues, ovvero quel sentimento di melanconia che si accompagna a cattivo umore e stato d’ansia: si tratta di quella che viene definita sindrome dal rientro dalle vacanze o più semplicemente stress da rientro. Sia chiaro, non è una malattia rara e neppure pericolosa, ma in molti ne farebbero volentieri a meno, soprattutto per ciò che riguarda la causa scatenante: finiscono le vacanze ed occorre tornare al lavoro e/o alla routine quotidiana, ancora con temperature elevate e la consapevolezza di un duro e lungo inverno davanti a se.
L’ organismo e la mente fanno fatica a rimettersi in riga, ad abituarsi nuovamente ad alzarsi ad un determinato orario, a stare per ore seduti al pc (o in piedi, dipende dal lavoro), o in altre condizioni. Al più presto tutto tornerà come prima, senza bisogno di cure specifiche, ma questo non significa dover abbassare la guardia nei confronti di tale particolare disturbo. Anche perché potrebbe essere il segnale di un cattivo funzionamento della tiroide. Fate bene caso ai vostri sintomi: cattivo umore, sensazione di soffocamento per il caldo, pelle lucida, ansia generalizzata ed addirittura panico, tachicardia, variazioni del peso corporeo e disturbi del ciclo mestruale. Se la vostra sindrome di rientro si sviluppa così, potrebbe essere provocata anche da un disturbo della tiroide.
Il problema riguarda essenzialmente le donne, come è stato anche evidenziato da uno specifico programma di prevenzione, ”Pass Rosa”: nell’ultimo anno sono state invitate 1200 donne (lavoratrici tra i 25 ed i 50 anni) a fare uno screening a questo proposito. Ne è emerso che l’80% soffre di disturbi della tiroide. Il tutto è riconducibile anche proprio alla vacanza: bisogna saper scegliere bene il posto, in tutti i sensi. Ha spiegato il professor Adriano Redler, Prorettore dell’Università la ”Sapienza” di Roma, Preside della Facoltà di Medicina nonché direttore del Dipartimento Assistenziale Integrato di Chirurgia Generale ”R. Paolucci” Policlinico Umberto I di Roma:
“lo iodio aumenta l’attività della ghiandola tiroidea. Andare al mare a lungo (crisi economica permettendo ndr) e respirare iodio per un paziente affetto da ipertiroidismo è come gettare benzina sul fuoco. Un iper funzionamento della tiroide provoca uno stato di eccitazione, tachicardia e sensazione di caldo aumentata. Chi soffre di ipertiroidismo dovrebbe preferire la vacanza in collina o montagna, al contrario dell’ipotiroideo.”
Insomma se il vostro stress da rientro dalle vacanze è di questo tipo, potrebbe dipendere dalla tiroide. E’ il caso di farsi controllare se non lo si è mai fatto.
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