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Betabloccanti per ansia, effetti collaterali

I betabloccanti sono farmaci in grado di contrastare l’azione dei recettori beta-adrenergici (stimolano la contrazione cardiaca) e vengono utilizzati in medicina per la cura di svariate patologie, tra cui ipertensione, angina, scompenso cardiaco, infarto, aritmie cardiache, glaucoma, ma possono essere impiegati anche come trattamento per l’ansia. I betabloccanti, infatti, riducono il lavoro del cuore. Come tutti i medicinali non sono esenti da effetti collaterali che è bene tenere presente, vediamo insieme quali.

Betabloccanti contro l’ansia

Il campo di applicazione dei betabloccanti è piuttosto ampio e sebbene siano i farmaci d’elezione per la cura delle malattie cardiovascolari, sono comunemente utilizzati anche per i disturbi d’ansia (disturbo ossessivo compulsivo, disturbo post traumatico da stress, disturbo d’ansia generalizzata, panico e fobie sociali).

I betabloccanti impiegati per la cura dell’ansia sono in grado di contrastare a livello dei recettori beta l’effetto di 2 neurotrasmettitori: adrenalina e noradrenalina. In realtà questi farmaci più che agire sul disturbo, aiutano a controllare alcuni dei sintomi fisici dell’ansia come il tremore, la tachicardia e la sudorazione. Il betabloccante che si usa più spesso in questi casi è il propranololo (Inderal).

Betabloccanti effetti collaterali

Come anticipato, i betabloccanti, al pari di tutti gli altri farmaci, non sono senza effetti collaterali, quali:

  • Stanchezza eccessiva
  • Mani e piedi freddi
  • Crampi
  • Rallentamento eccessivo della frequenza cardiaca
  • Nausea
  • Vomito
  • Diarrea
  • Disturbi del sonno
  • Incubi
  • Calo del desiderio
  • Impotenza

Nel caso specifico di Inderal, ad esempio, può verificarsi bradicardia a riposo (frequenza cardiaca 55-60 battiti/min) e ipotensione (pressione arteriosa < 110-100/60-55 mmHg).  Inoltre, sono note interazioni farmaco-farmaco. I betabloccanti non vanno assunti con gli antiaritmici (possono causare depressione miocardica e aritmie), anti-ipertensivi (può causare la pressione sanguigna bassa), antipsicotici (possono causare aritmie), Diltiazem e digossina (possono causare il blocco cardiaco e un battito cardiaco lento). Meflochina, Verapamil Nifedipina e Nisoldipina (possono causare grave pressione bassa e insufficienza cardiaca).

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