La Food and Drug Administration ha approvato l’atezolizumab come trattamento per il cancro alla vescica. Si parla nello specifico del carcinoma uroteliale, la forma più comune di tumore dell’organo. Il Tecentriq, questo il nome commerciale, è il primo medicinale della sua classe (inibitori della PD-1/PD-L1) ad essere approvato per questo tipo di neoplasia.
L’atezolizumab è stato approvato sia per quei pazienti che presentano una formazione localizzata, sia per coloro che hanno già sviluppato le metastasi o hanno visto le loro condizioni peggiorare entro i dodici mesi dall’essersi sottoposti a chemioterapia, sia prima che dopo un eventuale intervento chirurgico. Questo anticorpo monoclonale è stato messo a punto proprio al fine di dare a coloro affetti da cancro della vescica di poter contare su una terapia da utilizzare nel momento in cui anche gli altri trattamenti hanno smesso di avere effetto. Il Tecentriq agisce sugli inibitori della PD-1/PD-L1 (proteine presenti sia nelle cellule di difesa del nostro organismo, sia in quelle cancerose, N.d.R.) istruendo il sistema immunitario ad agire correttamente contro la neoplasia.
Il FDA ha potuto valutare la sua efficacia e sicurezza in uno studio clinico che ha coinvolto 310 malati affetti da cancro alla vescica avanzato, sia localizzato che metastasizzato, misurando la percentuale dei pazienti che hanno potuto sperimentare una completa sparizione del tumore o la sua riduzione. Una maggiore risposta è avvenuta nei casi in cui la proteina PD-L1 era espressa in modo attivo: a tal scopo è stato approvato contestualmente al farmaco antitumorale un test in grado di stabilire la presenza di questo protide ed il suo manifestarsi. Il medicinale, per quanto sicuro può comportare comunque degli effetti collaterali come affaticamento, calo dell’appetito, febbre, e possibili infezioni del tratto urinario.
L’atezolizumab, con il via libera della Food and Drug Administration, si candida ad essere uno dei farmaci immunoterapici più promettenti per la cura di questo tipo di tumore.
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