Per i malati di celiachia è importante oltre che cibarsi di alimenti senza glutine, anche di poter contare su una buona scelta e sulla qualità. E’ questo il quadro che è emerso nel corso di un incontro tenutosi all’Expo di Milano sul tema.
Esso è stato organizzato da Bioalimenta, una delle aziende che in Italia sono specializzate nella creazione di alimenti senza glutine. Il malato di celiachia ha delle esigenze particolari da rispettare che gli consentono di mantenere il più possibile in salute il suo apparato gastrointestinale: questo non significa però rinunciare al gusto. E’ stato questo il focus dell’incontro tenutosi tra gli interlocutori industriali e gli esperti in medicina. Ospite d’onore Gaia De Laurentis, presentatrice ed attrice il cui figlio è affetto da celiachia. La donna spiega cosa significa per un bambino avere a che fare con questa patologia:
La vita del celiaco risente molto delle stagioni evolutive, delle tappe di crescita fino ad arrivare ad un’età più consapevole ed alla piena indipendenza. Occorre una grande flessibilità nella gestione della malattia ed anche e soprattutto nella modalità di somministrazione del glutine. Il cibo non dovrebbe mai rappresentare un problema, bensì una piacevole e sana quotidianità, con la quale instaurare un rapporto sereno.
Rispetto al passato la situazione è migliorata: per quanto di nicchia i cibi per celiaci iniziano ad essere commercializzati con più facilità anche nei supermercati della grande distribuzione e sempre più ristoranti presentano dei menu appositamente pensati per coloro affetti da questa patologia. Ed è questo il cambiamento che si vuole sostenere: quello del paziente da malato esclusivo a consumatore, portando quindi ad un mix delle due realtà puntando alla salute della persona e contemporaneamente alla sua soddisfazione personale. Come sottolinea il Dott. Marco Silano, medico esperto di celiachia e Coordinatore del Board Scientifico AIC e dell’ Istituto Superiore di Sanità:
Non basta necessariamente parlare di senza glutine, bensì di una corretta e completa condotta alimentare. In quanto reale patologia, la celiachia ha il dovere di essere considerata tale, ed i rischi a cui si è esposti scongiurati attraverso la scelta di cibi e materie prime adeguate.
Siete d’accordo, vero?
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