Influenza e covid stanno rendendo alcuni farmaci introvabili all’interno delle farmacie. Un problema che sembra essere più radicato nelle zone del nord-est. Come fare?
Farmaci usati per curare l’influenza tra i meno disponibili
L’influenza e il covid nel corso di queste settimane stanno raggiungendo picchi importante di contagio. Qualcosa che sta costringendo le persone ad assumere più farmaci e di conseguenza a intaccare le scorte delle farmacia. Tutto ciò si traduce in medicinali non disponibili negli scaffali. Con conseguente difficoltà di approvvigionamento da parte dei professionisti.
Questo problema deriva in parte anche dalla scarsa prevenzione che viene seguita dalla popolazione. Per paura di restare bloccata in casa non solo spesso evita il tampone diagnostico per il covid, ma continua a girare indisturbata e raffreddata. Anche se questo può essere indicazione di contagio influenzale. Questo comporta un aumento dei contagi e un peggioramento delle individuali condizioni di salute. Con un ulteriore utilizzo di farmaci che adesso risultano essere introvabili.
Tra i farmaci più carenti è possibile incontrare alcuni antibiotici, l’acetilcisteina in alcune sue denominazioni, diversi farmaci da banco per la cura di affezioni respiratorie e raffreddore. Insomma, diversi farmaci che non di rado utilizziamo proprio quando siamo affetti o da influenza o nel caso ci vengano prescritti, in caso di covid.
E’ evidente che a risultare carenti sugli scaffali sono la maggior parte di quei farmaci da banco che le persone utilizzano proprio per affrontare le affezioni invernali. Ovviamente la prima soluzione a questo problema è quella di utilizzare un medicinale equivalente. Sono disponibili spesso in farmacia e non dovrebbero esservi problemi di approvvigionamento. In alternativa si può chiedere al proprio medico la prescrizione di un farmaco alternativo.
Farmaci acquistati anche all’estero
Quando non si riesce ad acquistare In Italia particolari medicinali, le farmacie acquistano alcuni di essi all’estero. Questo succede quando la situazione lo rende strettamente necessario. Non di rado, infatti, vi sono delle farmacie che producono dei farmaci galenici da poter utilizzare al posto di quelli tradizionali.
Quando i costi di produzione che si alzano si incontrano con un maggiore uso di determinati medicinali si crea la tempesta perfetta per rimanere senza farmaci. Non di rado i farmacisti risolvono la soluzione facendo rete tra loro. E questo significa rendendo possibile lo “scambio” di particolare farmaci. In altri si punta ovviamente alla prescrizione dello stesso principio attivo ma diversa denominazione.
Il problema maggiore è quando viene a mancare il farmaco da banco per motivazioni di scorte. Non dobbiamo dimenticare che la situazione generale è già stata aggravata dagli anni dove la pandemia imperversava. In questa stagione dove influenza e covid stanno colpendo contemporaneamente in modo duro, non mancano difficoltà.