Invecchiare bene significa anche sottoporsi a controlli periodici. Perché nella gran parte dei casi, venire a conoscenza di una patologia il prima possibile può fare la differenza. Non esiste una regola valida per tutti: a seconda dei casi, il medico di famiglia può consigliare determinati esami. Possiamo quindi fare soltanto una panoramica generale. Anzitutto è consigliabile controllare periodicamente la pressione arteriosa e, su consiglio del medico di famiglia, eseguire esami del sangue regolari.
Oppure l’elettrocardiogramma, in presenza di tachicardie o affaticamento. Altri accertamenti utili sono l’esame del fondo oculare, la valutazione della funzione tiroidea; la ricerca di sangue occulto nelle feci e i livelli di vitamina B12, fondamentale per la salute del sistema nervoso. Per le donne, il ministero della Salute suggerisce, a partire dai 50 anni, una mammografia ogni due anni e il pap test. Da effettuare invece una tantum dopo la menopausa, è la tac (mineralometria ossea computerizzata) che misura la densità ossea e serve per individuare l’osteoporosi.
Per l’uomo è fondamentale tenere sotto controllo la prostata: per farlo c’è il test del Psa, da eseguire preferibilmente in presenza di sintomi (frequente bisogno di urinare, senso di insufficiente svuotamento della vescica). Vista la complessità dell’argomento, la US Preventive Task Force, un ente statunitense che studia l’efficacia degli strumenti di prevenzione, ha stilato un elenco di esami da sostenere sulla base degli studi clinici condotti finora.
Esame del sangue: dopo i 50 anni, ogni 2 anni occulto nelle feci
Mammografia: dopo i 50 anni, ogni 2 anni
Pap-test (donne): tra i 21 e 65 anni, ogni 3 anni; stop dopo i 65 (per altri esperti stop dopo i 70)
PSA (uomini): non consigliato alla popolazione generale (per altri esperti è consigliato a tutti)
Tac spirale del torace: non consigliato alla popolazione generale
Colonscopia: soltanto nella popolazione ad alto rischio
Fonte http://www.consumercare.bayer.it/ebbsc/export/sites/cc_it_internet/it/Sapere_and_Salute/articoli/Maggio_2010/10_Primo_piano.pdf