La biopsia liquida è un nuovo tipo di strumento messo a punto per la diagnosi del cancro dalla Bioscience Genomics, legata all’Università di Tor Vergata. Essa è in pratica in grado di riunire in un solo esame quasi tutti i test di screening oncologico attualmente in uso.
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Cancro del collo dell’utero, diagnosi con smartphone
Rilevare il cancro al collo dell’utero con lo smartphone? Ora può essere possibile grazie al lavoro di una start up israeliana la quale ha messo a punto un’applicazione specifica per aiutare le donne a riconoscere i sintomi di questa grave patologia.
Hpv test, esame Dna al posto del Pap test
Addio al pap test? Sembra proprio di si, almeno in Piemonte dove le donne non saranno più sottoposte, entro il 2018, a questo esame specifico per verificare la presenza di tumori al collo dell’utero e all’apparato riproduttivo a favore di un esame del DNA in grado di riconoscere le cellule tumorali.
Vaccinazione contro l’Hpv: il punto della situazione
Il Centro Europeo per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie ha in questi giorni pubblicato l’aggiornamento della Guida alla Vaccinazione contro l’HPV. Un passo già pianificato da tempo che ci da modo di tornare a parlare di questa malattie e soprattutto della necessità di prevenire il contagio di infezioni da papilloma virus, causa tra l’altro del tumore al collo dell’utero che ogni anno in Europa uccide almeno 15mila donne.
Festa della mamma: dona un’azalea dell’Airc per aiutare la ricerca sul cancro
E’ la Festa della Mamma, domani 8 Maggio. Ad una donna, mamma, si è soliti regalare fiori. E allora perché non cogliere l’occasione per regalare le Azalee dell’AIRC ? In oltre 3.500 tra le maggiori piazze italiane i 25.000 volontari dell’Associazione Italiana Ricerca sul Cancro distribuiranno più di 700.000 “Azalee per la ricerca”. Con il contributo di 15 euro si diventa soci e si finanzia la ricerca scientifica in campo oncologico: in cambio una splendida pianta di azalee da regalare alla propria mamma ed il pocket di “Fondamentale” (la rivista dell’Airc) dal titolo emblematico: Tu e la ricerca unite contro il cancro. Tutto quello che puoi fare per prevenire la malattia. Ma cosa fare quali i consigli?
Pap Test: in Italia lo fanno 3 donne su 4
Pap test: fortunatamente ai giorni di oggi questo esame clinico non è più un illustre sconosciuto per il mondo femminile.
E’ infatti emerso che almeno 3 donne su 4 si sottopongono a questo efficace strumento di prevenzione del cancro al collo dell’utero. Fattore questo che ha portato ad una forte riduzione della mortalità relativa alla patologia.
Diagnosi precoce e prevenzione: fare un check-up
La diagnosi precoce e la prevenzione sono le armi principali che abbiamo nei confronti di numerose patologie: la maggior parte. Fare un check-up con regolarità aiuta a tenere sotto controllo la nostra salute. Anche se ci sentiamo bene, determinate indagini diagnostiche possono fornirci informazioni importanti: ci avvisano di alterazioni fisiologiche pericolose o ci inducono a migliorare in parte il nostro stile di vita. In alternativa ci confermano la correttezza della via intrapresa.
Purtroppo però sottoporsi a dei controlli regolari non è un’abitudine comune a molti. Da qui la nostra idea di un sondaggio:
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Eppure basta poco. In generale, almeno una volta l’anno sarebbe necessario sottoporsi a test ematochimici di base, quali l’azotemia, l’uricemia, il controllo del colesterolo (sia Hdl che Ldl), la glicemia, l’emocromo, la bilirubinemia, la fosfatasi alcalina e prostatica, le transaminasi e la Ves, senza farsi mancare un esame delle urine completo ed il controllo della pressione arteriosa.
Menopausa: come riconoscerla e quali esami effettuare
Vampate di calore, ma non solo. Non è detto che i sintomi in prossimità della menopausa siano sempre quelli classici. I segnali che il corpo invia in questo periodo possono essere molto diversi per ogni donna. Ne parliamo con Rossella Nappi, ginecologa e sessuologa dell’Irccs Fondazione S. Maugeri di Pavia. Che cos’è la menopausa?
È una fase della vita che prima o poi arriva per ogni donna. Bisogna aspettarsela tra i 45 e i 55 anni, anche se di solito fa capolino dopo i 42 anni e prima dei 50.
Per capire se si è in menopausa bisogna fare una diagnosi retrospettiva!
Si considera l’ultima mestruazione e si calcolano dodici mesi senza perdite di flusso mestruale. Generalmente i primi segnali sono una certa irregolarità del ciclo, che può saltare per qualche mese e poi ricomparire. Oltre alle mestruazioni che non arrivano, a seconda dei casi il periodo che circonda la menopausa può essere caratterizzato da sintomi di vario tipo. Metà delle donne ha sintomi moderati, un quarto lievi o assenti e un quarto gravi. E durano in media 5 anni.
Esami e controlli in terza età
Invecchiare bene significa anche sottoporsi a controlli periodici. Perché nella gran parte dei casi, venire a conoscenza di una patologia il prima possibile può fare la differenza. Non esiste una regola valida per tutti: a seconda dei casi, il medico di famiglia può consigliare determinati esami. Possiamo quindi fare soltanto una panoramica generale. Anzitutto è consigliabile controllare periodicamente la pressione arteriosa e, su consiglio del medico di famiglia, eseguire esami del sangue regolari.
Oppure l’elettrocardiogramma, in presenza di tachicardie o affaticamento. Altri accertamenti utili sono l’esame del fondo oculare, la valutazione della funzione tiroidea; la ricerca di sangue occulto nelle feci e i livelli di vitamina B12, fondamentale per la salute del sistema nervoso. Per le donne, il ministero della Salute suggerisce, a partire dai 50 anni, una mammografia ogni due anni e il pap test. Da effettuare invece una tantum dopo la menopausa, è la tac (mineralometria ossea computerizzata) che misura la densità ossea e serve per individuare l’osteoporosi.
Salute, il ruolo della prevenzione
E’ comparso uno strano neo sul vostro braccio, per un attimo vi ha creato perplessità, poi siete andati al lavoro. Avete mal di testa ricorrenti, ma siete sicuri sia colpa del tempo. Avete difficoltà nei rapporti sessuali, ma vi imbarazza parlarne con qualcuno. Non avete mai fatto una visita senologica o un pap test? Sì è vero, sono cose importanti e lo sapete, per questo la prossima volta dal ginecologo affronterete l’argomento. Già, la prossima volta, poi lo farò, andrò a farmi visitare.
Il concetto del poi va forse rivisto. I bambini non hanno idea di cosa significhino le parole adesso, domani e poi. Ma gli adulti sì e non abbiamo scuse se evitiamo di prenderci cura di noi, perché sappiamo che quel poi, coinciderà con il quando non se ne può fare più a meno. Il problema è che siamo sempre di corsa e, seppure siamo così bravi da non farci mancare la palestra tre volte a settimana, siamo invece lì a trascurare aspetti fondamentali della nostra vita, ovvero i segnali che ci da il nostro corpo.
Da oggi anche l’HPV DNA, oltre il pap test
Un nuovo strumento per accertare con sempre più efficacia la presenza del Papilloma virus è il test HPV DNA, che permette di individuare anomalie cellulari del collo dell’utero con grande anticipo rispetto al Pap test ed è raccomandato a tutte le donne al di sopra dei trent’anni. Per verificarne l’efficacia è stato condotto anche uno studio approfondito su centomila donne italiane tra i venticinque e i sessantacinque anni, presentato durante l’ultimo Congresso Nazionale della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SILO).
Il test HPV DNA rappresenta un’importante innovazione a disposizione di tutte le donne. Permette di rilevare la presenza di 13 tipi di Papilloma virus ad alto rischio prima che abbiano provocato le anomalie cellulari individuabili dal Pap test. Questo consente uno screening più efficace e una diagnosi anticipata. Sapere che il virus è presente porta il ginecologo a monitorare con la massima attenzione e con tutti gli strumenti a sua disposizione il collo dell’utero e, se necessario, ad intervenire precocemente.
Come il Pap test, anche il test HPV si esegue con un semplice prelievo di cellule dal collo dell’utero. Per la donna non c’e alcuna differenza. Cambia però il modo in cui il campione viene analizzato. Nel Pap test, un tecnico di laboratorio esperto osserva al microscopio il campione di cellule cervicali per accertare se presentino anomalie o lesioni che suggeriscano la presenza di una patologia. Per effettuare il test HPV DNA, invece. il campione viene conservato in un liquido e analizzato con la tecnologia molecolare 1-1C2 (Hybrid Capture 2), che si basa sull’amplificazione del segnale per il rilevamento del dna e permette di individuare appunto fino a 13 tipi di HPV.
Prevenzione femminile: tutti gli esami da fare e quando!
Il punto di equilibrio della salute sta proprio qui: prendere l’abitudine di consultare il medico sin da giovani è fondamentale per ogni donna. Conoscere, almeno in linea generale, quanto sia importante dover effettuare determinati controlli clinici a seconda della propria età per non dimenticare che la prevenzione è l’unico strumento che consente una diagnosi precoce, tempestiva, quella in grado di salvare anche la vita. Non ci vuole poi mica tanto e per di più non è difficile: basta solo eseguire alcuni piccoli controlli periodici. Ecco quelli fondamentali.
- Esame ginecologico: è l’esame che serve per conoscere le caratteristiche dei genitali. Consiste in una semplice visita a cui dovrebbero sottoporsi tutte le donne dopo aver avuto il primo rapporto sessuale, o comunque se nei rapporti con il partner si evidenziassero dei problemi. È di facile esecuzione e non comporta nessun tipo di sofferenza, serve solo individuare lo specialista adatto alla propria personalità.
- Ecografia pelvica:si tratta di un esame di tipo strumentale, effettuato mentre la donna è distesa sul lettino a vescica piena per facilitare la visione degli organi genitali interni. Attraverso il passaggio di una sonda sulla superficie della cute a livello pelvico è possibile visionare le dimensioni dell‘utero, delle tube ed in particolar modo delle ovaie. Si ottengono molte informazioni sugli organi indagati, è un importante test per conoscere eventuali iniziali patologie pelviche. È indolore, di semplice esecuzione e non ha controindicazioni, tutte le donne possono sottoporsi a questo esame.
- L’autopalpazione del seno: è il primo passo per la prevenzione al carcinoma mammario. Attraverso un semplice auto esame la donna può individuare la presenza di noduli e alterazioni al seno ed avviare opportune indagini senologiche per una diagnosi precoce. Dedicare 5 minuti di tempo alla salute del seno, quindi, è un piccolo gesto a costo “zero” che può salvare la vita.