Fukushima, nuove esplosioni e aumento della radioattività. L’allerta nucleare sale insieme al rischio per la vita e la salute delle persone che lavorano per scongiurare la catastrofe, per chi presta i soccorsi e per tutti gli abitanti. La zona circostante è stata evacuata, così come da protocollo di sicurezza, ma lo spettro di Chernobyl e quello dell’esplosione nucleare di Hiroshima e Nagasaki (forse ancora di più), premono. Il devastante terremoto e lo tsunami sembrano per assurdo quasi passare in secondo piano. Gli effetti nocivi sulla salute delle radiazioni sono noti, sia a breve che a lungo termine. Il tumore è il rischio maggiore, ma non il solo. E l’Oms si dice pronta. Nel sito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità si legge:
“Nella situazione attuale e in rapida evoluzione con le centrali nucleari, le azioni proposte dal governo del Giappone sono in linea con le raccomandazioni esistenti basati su competenze della sanità pubblica”.
Sono state cioè evacuate le persone che vivono nel raggio di 25 chilometri dalla centrale nucleare e gli altri sono stati invitati a non uscire e ad usare le mascherine, le persone lontane hanno un rischio minore di essere colpiti da radiazioni, ma….. si continua a leggere:
“Questa valutazione può cambiare se ci sono ulteriori incidenti di questi impianti. Tuttavia, le conseguenze per la salute connesse alle radiazioni dipenderanno dall’esposizione che a sua volta dipende dalla quantità di radiazione rilasciata dal reattore, le condizioni climatiche come il vento e la pioggia, al momento dell’esplosione. In conformità con la Costituzione e il regolamento sanitario internazionale, l’OMS ha il compito di valutare i rischi per la salute pubblica e fornire consulenza e assistenza tecnica in associazione con eventi sanitari pubblici, compresi quelli associati agli eventi di radiazioni. In tal senso, l’OMS sta lavorando con esperti indipendenti e di altre agenzie delle Nazioni Unite. Esiste una rete globale composta da più di 40 istituzioni perfezionate in medicina di emergenza da radiazione”.
L’incubo però continua. Le piogge ed il vento non rimangono localizzate: la paura è globale. Ed in tutto il mondo si riapre il dibattito sul nucleare. Voi che ne pensate? Partecipate al nostro sondaggio.
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[Fonte: Oms]