Per aiutare i malati di Sarcoidosi, lo scorso novembre è nata l’Associazione Amici contro la Sarcoidosi Italia, per opera di un gruppo di persone, alcune colpite proprio da questa malattia rara. E’ stato creato un sito e un gruppo su Facebook, con il fine di creare un luogo di condivisione scientifica.
La Sarcoidosi è una malattia infiammatoria che può colpire diversi organi, ma principalmente i polmoni e le ghiandole linfatiche (dette linfonodi). Nei pazienti con Sarcoidosi si formano dei noduli anomali, detti granulomi. Si presenta soprattutto nei soggetti adulti, e in misura maggiore nelle donne. Alcune etnie, inoltre, sono più colpite di altre lasciando presupporre una probabile predisposizione genetica, sebbene non sia stata ancora dimostrata.
L’esistenza di questa malattia è nota da oltre 1 secolo, tuttavia, la causa non è stata ancora chiarita. La Sarcoidosi, infatti, è associata ad un’anomala risposta immunitaria con tendenza a formare granulomi in vari organi del corpo, soprattutto nei polmoni e nelle ghiandole linfatiche, ma gli stimoli alla base di questo tipo di reazione infiammatoria sono ignoti, forse i virus, ma non sono escluse le sostanze provenienti dall’ambiente esterno.
I sintomi della Sarcoidosi variano secondo l’organo colpito. Nel caso dei polmoni, si manifesta con tosse secca, ridotta tolleranza agli sforzi, e respiro corto (dispnea) d’intensità più o meno forte. È comune un coinvolgimento dei linfonodi nel collo, sotto il mento, sopra le clavicole, sotto le ascelle e nella regione inguinale, che risultano ingrossati. Piuttosto comuni sono anche le manifestazioni cutanee e articolari, quali pelle arrossata o rilazata, e articolazioni dolenti e ingrossate.
La diagnosi di Sarcoidosi viene fatta sulla base di un insieme di sintomi ed esami (esami radiologici e di medicina nucleare, prove di funzionalità respiratoria, emogasanalisi, test del cammino dei 6 minuti, broncoscopia con lavaggio bronco alveolare biopsia dei linfonodi, biopsie della cute). La terapia prevede l’utilizzo di farmaci a base di cortisone per alcuni mesi. Se il paziente risponde e la malattia va in remissione, è sufficiente eseguire dei controlli periodici. Nei casi molto gravi diviene necessario l’utilizzo di ossigeno e l’unico trattamento efficace è il trapianto polmonare.
Via|Associazione Amici Contro la Sarcoidosi Italia; Photo Credits|ThinkStock