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Cos’è l’azotemia?

Cos’è l’azotemia di preciso? E’ tra le analisi che il medico ci prescrive anche di routine, come la glicemia ed il colesterolo, ma a differenza di queste non sappiamo bene a cosa serve, cosa significa quando è alta o bassa e perché è importante confrontarla con creatinemia e/o uricemia. Proviamo a dare insieme una risposta a tutte queste semplici domande.

 

Azotemia, significato

L’azotemia è un indice numerico (o valore) che indica la concentrazione nel sangue di azoto non proteico e serve a controllare la corretta funzionalità renale. Non a caso si parla di azotemia come parametro “nefrotossico” ed in quanto tale se è alta può danneggiare gli organi, provocando anche-nei casi più gravi- insufficienza renale acuta. Ci sono diversi tipi di azotemia a cui un medico può far riferimento e sono i seguenti:

  • Azotemia pre-renale: è caratterizzata da un eccesso di azoto in circolo dovuto al mancato (o insufficiente) afflusso di sangue ai reni provocato da pressione bassa o da un battito cardiaco irregolare. E’ la causa più comune di insufficienza renale acuta che può essere curata ripristinando il corretto flusso sanguigno.
  • Azotemia Intra-renale: l’accumulo di azoto è provocato da danni ai reni tali da non permetterne l’eliminazione attraverso le urine. A provocare questo tipo di danno renale il più delle volte sono malattie come il diabete e la pielonefrite, nonché alcuni farmaci compresi gli antibiotici aminoglicosidici, gli anti-fungini, alcuni chemioterapici, terapie biologiche, ACE-inibitori, e FANS.
  • Azotemia post-renale: i valori alti di azoto nel sangue sono provocati da un blocco renale che non permette l’escrezione dell’urina. Questo può capitare in presenza di calcoli, infezione, tumore o prostata ingrossata.

Le cause dell’azotemia alta

I reni filtrano il sangue continuamente per espellere i prodotti di scarto dei vari processi organici e mantenere in equilibrio gli elettroliti. Quando il flusso di sangue ai reni diminuisce, si riducono  anche la capacità e la velocità di filtrazione e conseguentemente tali sostanze si accumulano raggiungendo livelli tossici. L’accumulo di prodotti di scarto di azoto (come ad esempio la creatinina e l’ urea) danno origine a valori di azotemia alta (è per questi motivi che per una diagnosi precisa spesso le analisi dell’azotemia si accompagnano anche alla creatinemia e all’uricemia). Tra le cause troviamo: insufficienza cardiaca, shock , diarrea o vomito a lungo termine, emorragia, dieta iperproteica, disidratazione, digiuno prolungato.

 

 

Azotemia alta, valori preoccupanti

I valori dell’azotemia variano in base a diversi fattori, primo fra tutti l’età. In genere un adulto sano presenta un’azotemia che va dai 22 ai 46 mg/dl. Più si sale oltre questi livelli di concentrazione e più è alto il rischio. Le persone anziane presentano valori normali lievemente più alti di questi ed i bambini sostanzialmente più bassi (il 60% di questi parametri). Anche l’azotemia bassa deve essere verificata: non provoca tossicità, può essere dovuta ad una dieta errata, ma anche a patologie più o meno gravi che vanno indagate, diagnosticate e curate (dall’ipotiroidismo all’insufficienza epatica grave).

 

 

Per approfondimenti:

 

 

 

 

Fonte: News Medical

Foto: Thinkstock