Andare in pensione fa male alla salute. Sono queste le conclusioni alle quali sono giunti i ricercatori inglesi dell’Institute of Economic Affairs, secondo i quali smettere di lavorare porterebbe in particolare gli anziani inglesi a sviluppare tutta una serie di malattie collegate a questo loro “nuovo” stato di quiete lavorativa.
I britannici parlano di un vero e proprio declino della salute. Insomma, più lavori, più ti mantieni sano. Lo studio ha preso in considerazione le condizioni di vita e fisiche di coloro che hanno continuato a lavorare oltre l’età pensionabile e di chi si è invece ritirato. Ed ha rilevato che l’abbandono del lavoro ha impatti negativi sia sull’organismo sia sulla psiche. Quelle che sembrano essere reazioni “positive” nell’immediato, si trasformano in effetti negativi con i passare dei mesi, facilitando lo sviluppo di malattie nelle persone.
I dati parlano di un aumento di rischio di soffrire di disturbi fisici pari al 60% rispetto a chi continua a lavorare e del 40% in merito all’eventuale comparsa di patologie psicologiche. Più tempo si passa da pensionati, maggiori possono essere le malattie riscontrabili. Se gli inglesi ci “danno i numeri”, per noi non è eccessivamente difficile comprendere quali siano le cause di tutto questo. Partiamo direttamente dall’attività lavorativa. Volenti o nolenti l’orario di lavoro stabilisce una certa regolarità del ciclo circadiano, che viene automaticamente a mancare quando “a lungo” non si ha nulla da fare e si incomincia magari a non dormire la notte e pisolare di giorno. Di solito, dismesso il lavoro, l’attività fisica viene a mancare e si diventa totalmente pantofolai, con conseguenze per l’apparato cardiologico, soprattutto se ci si lascia andare e si segue una dieta scorretta, magari indugiando di più in cibo spazzatura.
Sebbene la mancanza di responsabilità derivante dallo stato di pensionato sia un fattore positivo a livello psicologico, possono presentarsi di contro un senso di inutilità e di noia capaci di portare alla depressione. Forse gli inglesi esagerano un poco, ma in tutta onestà, tentare di rimanere attivi anche dopo il pensionamento non è una idea da scartare.
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