Buone nuove per chi soffre di calvizie, un problema sempre più diffuso tra gli uomini, ma che colpisce anche le donne. Una possibile soluzione potrebbe essere nei bulbi piliferi derivati da cellule staminali. La speranza arriva da un nuovo studio condotto da un team di ricercatori della Tokyo University of Science, pubblicato su Nature Communications.
La ricerca è stata condotta su modello animale, ma i risultati finora ottenuti sembrano incoraggianti. Il team di bioingegneri, infatti, ha utilizzato un impianto di follicoli creati da cellule staminali su un gruppo di topi glabri, trapiantandoli nella loro cute.
L’esito dell’esperimento è stato sorprendente per gli stessi ricercatori, poiché i peli non solo hanno iniziato a crescere, ma una volta che i più vecchi erano caduti c’è stata anche la ricrescita dei nuovi peli. Inoltre, questi follicoli, hanno un ulteriore vantaggio, essendo derivati da cellule staminali adulte, infatti, non sollevano i classici problemi etici di quelle estratte da embrioni.
I risultati dello studio sono promettenti e dimostrano come il trapianto di bulbi piliferi, grazie all’utilizzo delle cellule staminali, sia in grado di avviare il processo di crescita o ricrescita dei peli, e quindi dei capelli nel caso della calvizie. Il prossimo step per i ricercatori sarà quello di condurre uno studio clinico sugli effetti di questi bulbi trapiantati direttamente sulla cute dell’uomo.
Come spiegano gli esperti:
Il nostro studio dimostra in tal modo il potenziale di una terapia non solo per la rigenerazione dei capelli, ma anche la realizzazione di organi bioengenirizzati sostitutivi utilizzando cellule staminali somatiche adulte.
Incrociamo le dita che lo studio prosegua, e che dia gli stessi risultati ottenuti sugli animali. Qualora venisse confermata la validità del trapianto dei bulbi piliferi da cellule staminali adulte, infatti, la scoperta sarebbe rivoluzionaria e sarebbe accolta con grande entusiasmo da chi vive con angoscia la perdita dei capelli, un problema non soltanto estetico.
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