L’autismo ed i disturbi ad esso correlato rappresentano ancora un mistero. L’induzione al travaglio, secondo gli esperti della Duke University nel Michigan, potrebbero avere a che fare con un maggiorato rischio della manifestazione di questa patologia.
Questi dati sono emersi nel corso di un ampio studio retrospettivo condotto dai ricercatori statunitensi secondo il quale nei bambini nati da donne il cui parto è stato indotto con mezzi farmacologici o di altro tipo, vi sono maggiori probabilità di sviluppare dei disturbi dello spettro autistico, in particolare nei maschi. Partiamo da un presupposto: quando si induce il travaglio lo si fa perché vi è la necessità di prevenire o ridurre le potenziali complicanze del parto che potrebbero portare alla morte del bambino. Si tratta di quindi di una “forzatura” basata su dati empirici, che purtroppo come ogni tipologia di intervento non è esente da rischi. I risultati pubblicati sulla rivista di settore Jama Pediatrics non mostrano una correlazione causa-effetto tra il travaglio indotto e l’autismo, ma suggeriscono come possa esservi questo rischio e come sia necessario approfondire la questione con ulteriori studi. Commenta il dottor Simon G. Gregory, il coordinatore dello studio:
Indurre o incrementare il travaglio è già stato suggerito essere un fattore che contribuisce allo sviluppo dell’autismo. Tuttavia, questi studi hanno prodotto risultati contrastanti e consistevano in un numero relativamente piccolo di soggetti. Il nostro studio è di gran lunga il più grande del suo genere a esaminare l’associazione tra autismo e l’induzione o l’incremento.
Come anticipato dall’esperto, il campione preso in esame in questo studio è stato molto più ampio: si è tenuto conto di tutte le nascite avvenute nel Nord Carolina in un periodo totale di 8 anni e dei casi di diagnosi di disturbo dello spettro autistico. Nei bambini affetti da autismo, in particolare in quelli di sesso maschile, è stata rilevata una sensibile percentuale di madri alle quali il parto è stato indotto.
Fonte | Jama Pediatrics
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