Quando si parla di peso ideale per un bambino è bene essere consci del fatto che non si tratta di una indicazione di valore assoluto. Ciò vuol dire che ai fini del calcolo del peso forma è necessario tenere in considerazione molteplici fattori, quali il rapporto con l’altezza e l’età. Nei primi anni di vita, la crescita di un bambino è fondamentale ed ha a che fare da un lato con una dieta equilibrata e dall’altro lato con l’attività fisica. Conoscere il peso ideale di un bambino è senza dubbio utile per far sì che egli possa crescere in salute; è altresì importante essere in grado di leggere le tabelle che riportano i percentili di crescita e capire come si esegue il calcolo dell’indice di massa corporea.
Che cos’è il peso forma di un bambino
Partendo dal presupposto che non esistono delle norme universali e valide per tutti, il monitoraggio del peso bambino deve avvenire sempre con la supervisione del suo pediatra. Di conseguenza, fare riferimento a un peso ideale vuol dire garantire un’indicazione generica, che poi deve sempre essere valutata di caso in caso. Ecco perché il peso forma di un bambino può essere considerato come un range di valori che specificano il peso normale che si dovrebbe avere a una certa età. E se anche un bambino non ha proprio il peso segnalato non c’è motivo di preoccuparsi.
Quali aspetti devono essere tenuti in considerazione
Ai fini del calcolo del peso forma di un bambino ci sono vari aspetti che devono essere tenuti in considerazione: uno di questi è l’altezza, mentre l’altro è l’indice di massa corporea – a volte indicato anche con la sigla BMI – dal secondo anno di vita in poi. Calcolare l’indice di massa corporea non è difficile: è sufficiente dividere il peso in chili per l’altezza in metri del bambino. Con questi dati, poi, è possibile ricavare il cosiddetto percentile di crescita. Si tratta di una scala di riferimento per i parametri ritenuti normali, e si fonda sulle curve di crescita che derivano dall’osservazione della popolazione sotto i 20 anni di età.
Il peso ideale nei mesi iniziali di vita
Il peso ideale di un bambino appena nato si aggira tra i 3 chili e 200 grammi e i 3 chili e 400 grammi; in ogni caso i neonati sono ritenuti normopeso se non scendono sotto i 2 chili e mezzo e non superano i 4 chili e mezzo. Qualora non si raggiunga la soglia dei 2 chili e mezzo, il neonato deve essere considerato sottopeso; se, invece, si supera il limite dei 4 chili e mezzo si è in presenza di una condizione di sovrappeso. Non tutti sanno che un neonato, nei primi giorni di vita, perde tra il 5 e il 7% del proprio peso; nei giorni successivi, tuttavia, recupera questo peso, ovviamente a condizione che sia nutrito in maniera appropriata. Dai 15 giorni ai 6 mesi di vita, ogni settimana il bambino aumenterà più o meno di 150 grammi. Questo vuol dire che attorno al quinto mese il peso del bambino è il doppio di quello che aveva quando è nato.
Gli anni successivi
Dopo il primo anno di età, un bambino dovrebbe pesare più o meno 3 volte di più di quello che pesava al momento del parto. Intorno all’anno e mezzo, invece, è normale che si verifichi un rallentamento della crescita di peso: si tratta di una situazione fisiologica del tutto normale che non deve mettere in allarme i genitori. All’età di due anni il peso è 4 volte maggiore di quello della nascita: da questo momento e fino ai 5 anni l’aumento ponderale sarà di circa 2 chili all’anno. Dopo i 5 anni, invece, il ritmo di crescita si farà un po’ più sostenuto, per una media di poco meno di 2 chili e mezzo all’anno fino all’età della pubertà. Mamme e papà devono sapere, comunque, che non sempre la crescita del peso avviene in modo omogeneo rispetto a quella dell’altezza: ecco perché a circa 6 anni di età si può riscontrare un incremento dell’indice di massa corporea. Un bambino è normopeso quando il suo indice di massa corporea è minore rispetto al quinto percentile della tabella dei percentili di crescita prevista dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.