Il 15 ottobre 2011 si celebra la Giornata Mondiale della pulizia delle mani, una manifestazione nata inizialmente per sensibilizzare i bambini delle scuole, poi estesa a tutti. Ogni anno, infatti, la campagna vede protagonisti oltre 200 milioni di persone in ben 100 Paesi differenti.
La Giornata Mondiale della pulizia delle mani, ideata nel 2008, mira a favorire e sostenere una cultura globale della pratica dell’igiene quotidiana delle mani, a rendere nota la situazione di ogni Paese in relazione a questo tema, e a trasmettere la consapevolezza sui benefici che derivano dal lavarsi le mani con il sapone, il modo più efficace ed economico per prevenire tutte quelle malattie come la diarrea e le infezioni respiratorie, che, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, colpiscono milioni di bambini, causandone anzitempo la morte.
Non dimentichiamo che le feci umane sono la fonte di numerosi agenti patogeni, nonché la causa di tifo, colera, infezioni gastrointestinali, alcune infezioni respiratorie come la polmonite e l’influenza. Il lavaggio della mani con il sapone, invece, aiuta a prevenire la trasmissione di virus e batteri.
Lavarsi le mani con il sapone prima di mangiare e dopo essere stati in bagno, è un gesto tanto semplice, quanto sottovalutato ed è per questa ragione che è un comportamento difficile da promuovere, nonostante sia in grado di salvare più vite di un qualunque vaccino o intervento medico. Basterebbe osservare queste piccole regole per ridurre, entro il 2015, la mortalità tra i bambini sotto i cinque anni di età di ben 2 terzi.
Non è un caso, infatti, che la Giornata Mondiale della pulizia delle mani sia focalizzata soprattutto sui bambini, che non solo hanno la tendenza a soffrire maggiormente di malattie respiratorie e gastroenteriche, ma anche ad avere quell’apertura necessaria a ripensare l’azione del lavarsi le mani con il sapone, come ad un sorta di vaccino “fai da te”.